José Saramago Mi svegliai con l’idea di un romanzo
A cinque anni dalla morte di José Saramago, ecco gli appunti inediti sul suo metodo di scrittura
Repubblica 19.6.15
4 FEBBRAIO 2003
LA notte fra il 30 e il 31 gennaio mi svegliai alle tre del mattino con
l’idea improvvisa che, finalmente, avevo il tema di un nuovo romanzo,
che stavo già cercando in maniera più o meno consapevole. Si tratta di
quella “rivoluzione bianca” di cui ho parlato a Madrid e a Barcellona
durante la presentazione de “L’uomo duplicato”, del voto bianco come
sola forma efficace di protesta contro il lodato sistema “ democratico”
che ci governa. Come se non bastasse, ebbi anche l’improvvisa,
l’immediata certezza che quel libro, se mai fosse nato, avrebbe dovuto
portare il titolo di “Saggio sulla lucidità”, come se il fatto di votare
in bianco nell’attuale situazione del mondo
fosse un atto esattamente contrario a quelli, o alla maggior parte di
quelli, che si commettevano in Cecità. In quei giorni, la convinzione di
aver indovinato in pieno era sempre più forte (...).
17 marzo
(...) Sono giunto alla conclusione che il titolo del romanzo determina
il fatto che i personaggi siano gli stessi che abitavano l’altro Saggio,
quello sulla Cecità [il titolo originale è Ensaio sobre a cegueira ,
ndt]. Probabilmente non tutti. Ho pensato che la moglie del primo cieco
divorzia dal marito e che la madre del bambino strabico si faccia viva e
si prenda cura di lui. Gli altri, la moglie del medico e il marito, la
ragazza con gli occhiali da sole e il vecchio con la benda nera
rimangono. Anche il cane delle lacrime, che chiuderà il libro con la
moglie del medico morta accanto a lui, assassinata da quelli che hanno
deciso che tutto doveva tornare ad essere come ai bei vecchi tempi
(...).
29 marzo
Il primo capitolo comincerà con la descrizione (sommaria, ovviamente)
della tempesta e del vento che si abbattono sul paese. La televisione e
la radio fanno appello alla coscienza civica degli elettori perché non
restino a casa nonostante il maltempo.
Usare il fiume di parole senza sostanza tipico delle occasioni
patriottiche. Entrare nella casa dei personaggi principali: la moglie
del medico e il marito (anche il cane, che vive con loro), la moglie
divorziata dal primo ladro, la ragazza con gli occhiali da sole e il
vecchio con la benda nera, e il bambino strabico (la madre non è mai
comparsa, oppure sì?), lo scrittore e la famiglia (tutta?, mi ricordo
che era sposato e credo che aveva delle figlie). Alle quattro del
pomeriggio escono tutti per andare a votare (escono anche gli abitanti
che non avevano ancora votato).
Descrizione della camminata sotto la pioggia. Quartieri allagati,
pompieri, barche. La radio e la televisione si affrettano a trasmettere
la notizia dell’imprevedibile evento: gli elettori della città X stanno
dando uno straordinario esempio di civismo, sfidando la tempesta per
compiere il proprio sacro dovere (...).
19 apr.
( In volo sul Mediterraneo).
L’idea che i personaggi di Cecità riappaiano in Lucidità mi sembra
sempre più buona. Così come il titolo del nuovo libro già suggerisce una
continuità, la presenza dei personaggi la conferma definitivamente.
Nella mente delle sconcertate autorità sorgerà il sospetto che la donna
che non ha perso la vista in Cecità potrebbe avere qualcosa a che fare
con il nuovo “fenomeno”. Come logica conseguenza, questo sospetto si
estenderà a tutti quelli che lei aveva guidato. Proprio come il
precedente romanzo ubbidiva scrupolosamente a una “certa logica”, questo
non potrà restare indietro (...).
3 giugno.
(Giorno in cui Sophia de Mello Breyner vince il Premio Reina Sofía de poesía iberoamericana)
Il finale non sarà come si è scritto sopra. La moglie del medico sarà
assassinata, ma non sul balcone sul retro della sua casa. La uccideranno
in un giardino dove aveva portato a spasso il cane delle lacrime. Il
cane comincia a ululare e uccidono anche lui. I ciechi si chiederanno:
«Hai sentito qualcosa?» «Due colpi», «Ma anche un cane che ululava», «Si
è già azzittito, sarà stato il secondo colpo», «Meno male, perché
l’ululato dei cani non lo sopporto».
© El País / LENA, Leading European Newspaper Alliance. Traduzione di Luis E. Moriones
Dentro la bottega del più gentile amante dei paradossi
di Paolo Mauri Repubblica 19.6.15
SARAMAGO amava i paradossi: aveva riscritto parte della Bibbia (Caino ,
2009) con l’intenzione di mettere in difficoltà il Padreterno colpevole
di azioni incomprensibili. Perché sacrificare i bambini di Sodoma e
Gomorra? Perché Isacco doveva essere ucciso da Abramo? E Giobbe?
Con il suo Vangelo secondo Gesù aveva suscitato parecchio malcontento e,
siamo nel ’93, aveva preferito lasciare Lisbona, pur continuando a
tenervi una casa e a pagare le tasse, trasferendosi a Lanzarote, nelle
Canarie. Lì aveva scritto i Cuadernos de Lanzarote, cinque volumi di cui
una scelta è stata anche tradotta in italiano. La sua officina, tra
appunti, blog, interventi era rimasta attiva sino alla fine: Saramago è
morto cinque anni fa, quasi novantenne, ma già l’anno scorso era uscita
Alabardas (Feltrinelli) con molti appunti inediti sul suo lavoro, come questi che oggi qui anticipiamo.
Gli appunti riprodotti qui accanto risalgono al 2003. Sono stati
pubblicati in Portogallo dalla rivista Blimunda , curata dalla
fondazione che porta il nome dello scrittore portoghese. Saramago stava
scrivendo Saggio sulla lucidità. E gli appunti si riferiscono alla fase
preparatoria di quel testo.
Nemico di Salazar si dichiarava comunista e si sentiva molto legato alle
classi più povere. Suo nonno faceva il pastore ed era analfabeta, ma,
secondo lui, era l’uomo più saggio che avesse mai conosciuto. Saramago
non rifuggiva certo dalle polemiche: si era schierato con i palestinesi,
era intervenuto con forza contro Silvio Berlusconi e aveva per questo
cambiato editore in Italia, lasciando Einaudi per Feltrinelli. Il saggio
sulla cecità è appunto giocato sul paradosso e paradossale è anche
l’appunto inedito sulle elezioni dove un ipotetico elettorato,
trattenuto prima a casa dal maltempo raggiunge le urne nel pomeriggio e
spiazza i politici di professione votando scheda bianca: a destra al
centro e a sinistra. È una sorta di rivoluzione incruenta e difficile da
governare. Le elezioni, per ordine del tribunale, vengono annullate e
si ripetono, ma le schede bianche non diminuiscono affatto…
Interverranno i servizi segreti cercando un capro espiatorio.
Saramago sognava un mondo pacificato e persino l’unificazione di Spagna e
Portogallo in un unico paese. Era talmente gentile che, quando stava a
Lanzarote, per non dispiacere ai suoi cani qualche volta usciva di
nascosto, passando dalla finestra.
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