giovedì 11 giugno 2015

Le basi materiali della rivoluzione dell'editoria

Pdf o e-pub pirata + l'evoluzione portatile di questa macchina dei sogni [SGA].



Vado in libreria a stamparmi un libro: così l’ebook torna di carta 
11 giu 2015  Corriere della Sera Di Sergio Bocconi © RIPRODUZIONE RISERVATA 

La prima espresso book machine italiana sarà disponibile da settembre in Piazza Duomo, a Milano: al Mondadori Megastore sarà possibile stampare un libro in 5-10 minuti direttamente in negozio. Per il momento il catalogo sarà internazionale e comprenderà circa 7 milioni di titoli da tutto il mondo, poi verranno sottoscritti anche accordi con editori italiani. Il prezzo? Quello di copertina. Di fatto è una specie di back to the future. Dal libro di carta si è passati all’ebook e ora via Internet si potrà procedere nel percorso inverso: dal catalogo online si potrà scegliere e «ri-produrre» il libro di carta, rilegato (solo in brossura) e con la copertina originale, anche colorata . Un‘opera dell’artista Brian Dettmer (Naperville, Illinois, 1974) 
L’arrivo del primo distributore «espresso» di libri (che si potranno ordinare anche sul sito e ritirare in libreria in tutt’Italia dopo 24-48 ore) è stato annunciato ieri nel corso della presentazione del nuovo Mondadori Megastore che apre questa mattina in via San Pietro all’Orto. «L’attività retail è uno dei nostri core business», ha detto Ernesto Mauri, amministratore delegato della Mondadori, aprendo la conferenza stampa nei nuovi locali, 800 metri quadri circa su tre piani, che si affacciano sulla via centrale di Milano, «un nuovo fordi mat di megastore che rappresenta per noi una tappa importante di crescita», ha aggiunto Mauri. 
Mario Maiocchi, numero uno operativo di Mondadori retail, ha sottolineato che la espresso book machine della libreria di Piazza Duomo sarà la prima in Italia e fra le pochissime in Europa, per lo più al servizio di università e biblioteche. Negli Stati Uniti è già più diffusa ed è stata introdotta per esempio nella più grande catena di librerie americana, la Barnes & Noble. Ovviamente fra le prospettive potenzialmente offerte dal servizio book on demand ci sono, oltre alla stampa in pochi minuti di libri internazionali (e italiani), anche quella poter riprodurre titoli fuori catalogo e il self-publishing, cioè diventare «editori» di se stessi. 
Non è escluso che, una volta verificata l’accoglienza da parte del pubblico, l’iniziativa sia replicabile, magari a Roma e poi in altre città. Se certo non si può parlare di concorrenza ad Amazon, il colosso statunitense del commercio su Internet fondata da Jeff Bezos nel 1994 come libreria online, è difficile sottrarsi alla suggestione appunto di un «ritorno al futuro»: nei libri la carta può vivere una nuova stagione proprio grazie al web. In cinque-dieci minuti dalla «nuvola» alla libreria.

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