martedì 23 febbraio 2016
Una traduzione critica del Naturrecht di Kant del 1784 (Feyerabend)
Immauel Kant: Lezioni sul diritto naturale, a cura di Norbert Hinske e Gianluca Sadun Bordoni, Bompiani, pp. 306, euro 30
Risvolto
Per il successo della filosofia di Kant non meno importanti delle opere
pubblicate furono le trascrizioni delle lezioni che circolarono in tutta
la Germania in innumerevoli copie. Esse costituiscono da circa
trent’anni un oggetto centrale della Kantforschung. Di queste lezioni,
una parte significativa è rappresentata dai corsi che Kant tenne
regolarmente sul diritto naturale, dei quali ci è rimasta oggi una sola
trascrizione manoscritta, relativa a quello tenuto nel semestre estivo
del 1784. Si tratta però di un testo di grande importanza: Kant tenne
infatti il corso mentre stava finendo di scrivere la Fondazione della
metafisica dei costumi onde i due testi si illuminano a vicenda, aprendo
scorci importanti per comprendere la filosofia morale kantiana in un
suo snodo decisivo. Tale corrispondenza tra i due scritti non è certo
casuale: Kant era infatti fermamente convinto che lo studio del diritto
presupponesse una formazione filosofica e queste lezioni sul diritto
naturale iniziano infatti con una presentazione della sua filosofia
pratica in generale. Dal punto di vista della filosofia del diritto, un
motivo centrale d’interesse di queste lezioni è che costituiscono la
prima presentazione organica del pensiero giuridico di Kant, tredici
anni prima della Metafisica dei costumi (1797). Esse consentono perciò
di gettare uno sguardo nuovo sull’evoluzione di tale pensiero e inoltre
sulla formazione della filosofia della storia e della politica di Kant,
nonché sul suo atteggiamento rispetto allo Stato prussiano, in una fase
caratterizzata da un’intensa riforma del diritto in Prussia e in
Europa. Di queste lezioni presentiamo la prima edizione critica, con il
testo tedesco a fronte, rivisto sul manoscritto, in esclusiva per
l’edizione italiana, corredato di un commentario, che cerca di fare luce
su un testo di notevole complessità, e pur di grande importanza.
Per studiare diritto serve la filosofia Parola di Kant
23 feb 2016 Libero
Nel semestre estivo del 1784, Immanuel Kant tenne un corso di diritto naturale all’Università di Königsberg. Ne aveva tenuti altri in precedenza e ne terrà ancora due, ma quello del 1784 riveste un’importanza particolare perché è l'unico di cui sia rimasta testimonianza scritta, in virtù del fatto che uno studente, Gottlieb Feyerabend, venne in possesso di una trascrizione di esso. Di questo testo, per tale motivo passato alla storia col titolo Naturrecht Feyerabend, viene ora proposta l’edizione critica in italiano con originale tedesco a fronte (Lezioni sul diritto naturale, a cura di Norbert Hinske e Gianluca Sadun Bordoni, Bompiani, pp. 306, euro 30.
Lungi dall’avere un significato marginale, le Lezioni del 1784 occupano una posizione nevralgica all’interno della produzione kantiana: il pensatore prussiano svolse infatti quel corso proprio mentre stava finendo di redigere la Fondazione della metafisica dei costumi, uno dei suoi capolavori di filosofia morale, cosicché i due scritti si illuminano e chiariscono a vicenda. Nel Naturrecht Feyerabend Kant si dimostra convinto che lo studio del diritto presupponga una solida formazione filosofica e non casualmente dà inizio al corso presentando i capisaldi della sua filosofia pratica. Tra questi spicca una ricca teoria della libertà, per la quale è proprio la libertà il valore assoluto su cui si fondano sia l’etica che il diritto.
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