giovedì 10 marzo 2016
La nostalgia trasversale piccista-berlingueriana alimenta il cospirazionismo sul rapimento Moro e sulle BR
Secondo la vulgata consolatoria piccista-berlingueriana, i cattivi 'mmericani rapirono Moro per impedire a Berlinguer di portare i comunisti al governo e bloccare le riforme di struttura o addirittura la rivoluzione o comunque per cambiare l'Italia e cos' via.
Ho letto anche una tesi secondo cui compromesso storico ecc. ecc. intendevano raccogliere la sfida per portare sul terreno politico quella egemonia che il Pci aveva conseguito nella cultura e nella società (quale?).
Sono fischi per fiaschi che si sommano alle lucciole per lanterne. Ed è appunto una vulgata consolatoria, che serve a ribadire che noi siamo i buoni e siamo lungimiranti mentre gli altri sono i cattivi.
In realtà, con quella mossa Moro - che aveva capito il processo di mutazione in corso nella società e nelle organizzazioni politiche - diede il colpo di grazia a un Pci già in declino. Se l'operazione fosse riuscita, la sua trasformazione definitiva sarebbe avvenuta con largo anticipo rispetto agli anni Novanta.
A quei settori di servizi statunitensi che tramavano, i professionisti della memoria berlingueriana dovrebbero costruire un monumento [SGA].
Sergio Flamigni: Patto di omertà. Il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro: i silenzi e le menzogne della versione brigatista, Kaos, pagine 298, euro 18,00
Risvolto
Il nuovo libro
dell'ex senatore Sergio Flamigni sul delitto Moro: l'analisi della
versione dei fatti raccontata dai brigatisti (a partire dal memoriale di
Valerio Morucci), per denunciarne le contraddizioni, i silenzi e le
vere e proprie menzogne. Un nuovo contributo del massimo esperto del
delitto Moro, anche per la Commissione parlamentare d'inchiesta
insediata nel maggio 2014.
Angelo Picariello Avvenire 10 marzo 2016
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