mercoledì 1 giugno 2016
Julius Evola nella caduta del fascismo europeo
Risvolto
Tra l'agosto del 1943 e la fine della guerra
Julius Evola, filosofo tra i più discussi dell'età contemporanea, si
muove nell'Europa al collasso: da Berlino al Quartier Generale di Hitler
nella Prussia orientale, poi di nuovo a Roma, come agente dietro le
linee, dopo l'arrivo degli americani a Verona e poi a Vienna dove, sotto
falso nome, si dedica all'esame di materiale massonico e dove viene
ferito durante un bombardamento restando paralizzato. Un periodo
sconosciuto della vita del filosofo ricostruito con minuzia di
particolari e documenti inediti. Il risultato è un saggio in cui,
attraverso le vicende biografiche, si analizzano e si rileggono le idee
di Evola per un progetto politico destinato al "dopo". Le riflessioni
sul fallimento del fascismo e del nazismo, la genesi del Movimento per
la Rinascita dell'Italia, l'esoterismo, la visione politica e artistica
si intrecciano in una trama che non ha niente da invidiare a una spy
story, tra servizi segreti tedeschi, false identità, attività e viaggi
misteriosi, ferite del corpo e dell'anima.
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