giovedì 12 gennaio 2017
Domenico Mondelli, aviatore
Mauro Valeri: Il generale nero. Domenico Mondelli: bersagliere, aviatore e ardito (Edizioni Odradek, pp. 276, euro 20
Risvolto
La
storia degli italiani neri e meticci non è mai stata scritta, anche
perché obbligherebbe ad una riflessione non solo sulle radici
multietniche e multirazziali del nostro paese, ma anche sulle
discriminazioni di cui neri e meticci sono stati vittime.
In questa prospettiva, la storia di Domenico Mondelli, che qui viene
ricostruita per la prima volta attraverso l’esame di documenti
originali, appare emblematica, ancorché straordinaria. Nato in
Abissinia, ma cresciuto in Italia dove era stato portato da un militare
parmense, Domenico Mondelli è stato, a livello mondiale, il primo aviatore militare ad avere la pelle nera. Un primato che l’Italia non
ha mai rivendicato, forse per non dover anche ricordare che, proprio
questo giovane ufficiale, dopo aver combattuto in Libia e nella Grande guerra, era stato discriminato dal fascismo che non poteva accettare
l’idea che un militare italiano nero potesse comandare un militare
italiano bianco.
E a nulla erano valse le due medaglie d’argento e le due medaglie di
bronzo ottenute combattendo come aviatore, bersagliere e comandante di
reparti d’assalto arrivando al grado di tenente colonnello. Di sicuro,
Domenico Mondelli non è stato l’unico ufficiale italiano nero o meticcio
ad essere discriminato dopo aver
combattuto nella Grande guerra. Ma, a differenza di Gabrù Zachè,
Workneh Sengal e Michele Carchidio, è stato l’unico a provare ad opporsi
alle misure anti-neri adottate dal fascismo, nulla potendo, però,
contro la legislazione razziale.
Solo dopo la guerra è riuscito a riprendere sia la sua ascesa nella
massoneria sia quella carriera che il fascismo aveva bloccato, arrivando
fino al grado di Generale di Corpo d’Armata - Ruolo d’onore. Anche in
questo caso, forse il primo italiano nero ad ottenere un simile grado.
Fu il primo pilota di colore ad ottenere il brevetto militare. Ma anche il primo italiano di etnia africana ad essere nominato generale nell’esercito. Una vita di primati e di misteri
Avvenire Lorenzo Fazzini mercoledì 4 gennaio 2017
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