domenica 15 gennaio 2017
Gli sciacalli di complemento. Anche i trotzkisti all'assalto dell'Ottobre: ripubblicato "Da Lenin a Stalin" di Victor Serge
Risvolto
Quanto è rimasto nelle generazioni più giovani di quella storia
complessa, violenta, alla lunga perdente – e tuttavia animata da un
profondo afflato ideale, guidato da ideali di uguaglianza, giustizia e
libertà –, che i libri di storia chiamano Rivoluzione comunista?
I trentenni di oggi sono nati in un mondo che non è più diviso in due da
una cortina di ferro. Dopo la caduta del muro di Berlino l’universo
comunista si è rapidamente dissolto, e la storia di quel mondo, che una
generazione fa era ben nota e aspramente dibattuta nel bene e nel male, è
oggi quasi eclissata.
Per questo è tanto più importante rileggere lo sviluppo di quegli
eventi, il racconto dei primi vent’anni della Rivoluzione, descritti in
questo libro forse dal più lucido, appassionato e lungimirante
intellettuale e rivoluzionario dell’epoca. Attraverso la narrazione e il
prisma interpretativo di Victor Serge – pensatore troppo presto
dimenticato, come scrive David Bidussa nella prefazione di questo volume
– percepiamo quel mutamento di fini, quello stravolgimento politico e
ideologico che fu il passaggio dalla Rivoluzione comunista guidata da
Lenin all’istituzione del regime dittatoriale di Stalin. Pochi, come
Victor Serge, percepirono per tempo questo stravolgimento come il
tradimento di un ideale, denunciandone pubblicamente la barbarie. Ben
pochi, come lui, in Russia e in Europa occidentale, furono disposti a
subire le conseguenze delle proprie idee, lottando fino all’ultimo per
farsi sentire.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento