sabato 22 aprile 2017

Guerra e banalizzazione estetica della violenza: Mondzain

Copertina di 'L'immagine che uccide'
Ma sono solo e in primo luogo i cosiddetti terroristi che fanno spettacolo della vio.enza o lo spettacolo della violenza è strutturale nella società occidentale? [SGA].

Marie-José Mondzain: L’immagine che uccide. La violenza come spettacolo dalle Torri gemelle all'Isis, Edb, pp. 144, euro 13,50

Risvolto

Un'immagine può uccidere? Può rendere assassini? Può essere considerata responsabile di crimini e di delitti?Dall'attacco alle Torri gemelle dell'11 settembre 2001 alle stragi dell'Isis il terrorismo si è impossessato dello spazio mediatico. La morte distribuita ciecamente e l'esibizione dei gesti più selvaggi vengono proposti, come in una performance, non solo ai governi e ai vertici militari, ma anche al pubblico inorridito e affascinato che guarda la televisione e naviga su YouTube.
Le battaglie che si svolgono sugli schermi orientano i cittadini a pensare il visibile e l'invisibile come legami determinanti nell'analisi politica. Per questo è necessario prendere sul serio la formazione degli sguardi, comprendere che cos'è un'immagine, quali rapporti intrattiene con la violenza e quali possibilità le restano di offrire libertà a una comunità non criminale.                   

Esce in Italia un saggio della filosofa francese, Marie-José Mondzain sull’estetica violenta dopo l’11 Settembre: «Il mondo politico, militare e terroristico ha occupato lo spazio mediatico riducendo

Avvenire Marie-José Mondzain giovedì 20 aprile 2017 

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