Lo scrittore francese presenta il nuovo saggio e discute in Fiera di multiculturalismo
venerdì 21 aprile 2017
Il populismo reattivo è fermo a "nomadi contro sedentari" come 200mila anni fa: Zemmour
Éric Zemmour: Un quinquennio per nulla, traduzione di M. Zanon (Enrico Damiani Editore)
Risvolto
Il quinquennio di Hollande è sfociato nel sangue. Gli
attentati contro Charlie, l'Hyper Cacher di Vincennes, e il massacro del
Bataclan annunciano l'inizio di una guerra civile francese, o peggio
europea, e la grande sfida lanciata dall'islam alla civiltà europea
sulla sua terra d'elezione. Questo ritorno del tragico si scontra con
una bonarietà presidenziale ai limiti della vacuità. Come se la storia
avesse atteso, ironica, che all'Eliseo si installasse il presidente più
mediocre della Quinta Repubblica per prendere il sopravvento. Come se la
caduta da Pompidou a Sarkozy non fosse stata abbastanza umiliante.
Quest'ultimo era stato eletto per diventare primo ministro; il suo
successore per diventare ministro del Tesoro. Un quinquennio per
nulla.L'ultimo libro di Éric Zemmour continua l'analisi iniziata ne "Il
suicidio francese" estendendola al periodo dei cinque anni di presidenza
Hollande segnati dagli attacchi terroristici oltre che dalle ondate
migratorie.
Sedentari contro nomadi: ecco la guerra al tempo dell'Europa senza frontiereLo scrittore francese presenta il nuovo saggio e discute in Fiera di multiculturalismo
Éric Zemmour Giornale - Gio, 20/04/2017
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