venerdì 12 maggio 2017
Una storia dell'estrema destra in Francia dalla Rivoluzione ad oggi
Risvolto
Dopo la crisi del 2008, e più di recente con la Brexit e con l’elezione
di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, spira nel mondo un vento
favorevole a movimenti sbrigativamente catalogati come «populisti». Tra
questi, il Front national è senza dubbio il più robusto e vicino al
potere in un paese chiave del mondo. Non a caso. Di tutte le destre
storiche, quella francese può infatti vantare una continuità senza
eguali. Tanto che – sostiene Marco Gervasoni – «non è Marine Le Pen ad
aver imitato i populisti europei, semmai è il contrario». Per capire la
cultura politica di cui il lepenismo è l’erede occorre risalire al 1789,
l’anno cruciale da cui tutto prende avvio. Dalla Rivoluzione francese,
la «matrice della politica contemporanea» che definisce il senso degli
schieramenti, si dipana il filo rosso che porta da Napoleone III alla
«destra rivoluzionaria» del 1914, con l’ondata di antisemitismo e
nazionalismo, dal fascismo francese al collaborazionismo, dalle
epurazioni alla guerra d’Algeria, dalla Nouvelle Droite alla nascita del
lepenismo, fino alla sua crisi apparente e alla rinascita. Una storia
indispensabile per cogliere gli elementi che hanno reso il volto della
destra francese il più noto sulla scena internazionale e rispondere a
molti interrogativi. Uno su tutti: può un simile modello
nazional-populista manifestarsi in una versione italiana?
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