lunedì 11 settembre 2017

Guerra fredda culturale in Italia: la biografia di Bobi Bazlen



Cristina Battocletti: Bobi Bazlen. L'ombra di Trieste, La nave di Teseo, pagg. 392, euro 19,50

Risvolto
Quando Bobi andava al caffè Garibaldi, spesso si sedeva vicino a Saba, entrando nella cerchia dei suoi lettori d'elezione con i quali egli testava i versi composti e cui poi dedicò il Canzoniere del 1921: gli amici dei "beati caffeucci" (...) Bobi cominciò presto a frequentare assiduamente casa Saba in via Crispi, con scopi non proprio letterari, ovvero per corteggiare la figlia del poeta, Linuccia, di otto anni più giovane di lui. Era una ragazzina pallida, magra, con i grandi occhi chiari sgranati e un po' sporgenti, per molti versi simile al padre. Gerti, la immortalò in una delle sue fotografie con lo sguardo sorpreso e mesto, i capelli corvini e ricci come lanugine lasciati liberi a raggiera nonostante lei si ostinasse a lisciarli. Quella ragazzina dal naso lungo e priva di particolare bellezza esercitava però sui suoi coetanei un fascino fatto di imprevedibilità, mistero, capriccio. O di vertigine, dovuta al rapporto ossessivo e malato con il padre.         


di Giacomo Giossi Domenicale 31.08.2017        

Oppio, letture e solitudine. Bazlen, l'uomo misterioso che editò il nostro NovecentoEcco la prima vera biografia di un uomo-chiave della cultura italiana, critico e scopritore di scrittori Fabrizio Ottaviani Giornale - Lun, 28/08/2017

Ha lasciato pochi articoli, 
neanche un libro, ma tanti amici. 
E soprattutto una casa editrice: l’Adelphi. Un libro rilancia un intellettuale geniale al quale la letteratura deve molto
di Marco Belpoliti Espresso


Cristina Battocletti rilegge il multiplo e discordante “mito” del mentore degli editori 
Avvenire Massimo Onofri mercoledì 30 agosto 2017







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