venerdì 22 settembre 2017
Il romanzo di Pérez-Reverte sulla Guerra civile spagnola
Arturo Pérez-Reverte: Il codice dello scorpione, traduzione di Bruno Arpaia, Rizzoli, pagg. 332, euro 20
Risvolto
ell'autunno spagnolo del 1936, a pochi mesi dall'inizio della
guerra civile, la linea di confine che separa gli amici dai nemici è
insidiosa e sottile. Ma Lorenzo Falcó, trentasette anni, animo scaltro e
scuro e una passione dichiarata per le donne, i bei vestiti e le scarpe
di vernice, non ha ideali alti né posizioni da prendere: ex trafficante
di armi, avventuriero senza scrupoli, di lavoro fa la spia e si limita a
eseguire gli ordini. Con freddezza, precisione. La nuova «faccenda» che
lo vede coinvolto, così come la chiama il suo capo, alias l'Ammiraglio,
responsabile del nucleo duro dello spionaggio franchista, è tenere le
fila di una missione che potrebbe cambiare il corso della storia del
Paese. Questa, infatti, è un'Europa turbolenta, questi sono tempi opachi
e infiammati; perdere la vita o tradire, per un'idea o per molto meno,
non è un'anomalia. Ad Alicante lo aspettano un uomo e due donne, che
Falcó non conosce: saranno i suoi compagni di missione, o forse le sue
vittime.Violenza, suspense, sogni macchiati di sangue, scontri di potere
e un senso malato della lealtà: Pérez-Reverte si muove con maestria tra
le ambizioni più nere degli uomini su uno sfondo che intreccia verità
storica e finzione, dà vita a un personaggio superbamente affascinante e
con raffinata eleganza rintraccia e illumina le pieghe oscure che
sostengono le rivoluzioni.La vita è dura, il paesaggio crudele, e mi
limito a rispettare le regole così come, in qualunque momento, qualcuno
può rispettarle con me. Nessuno ha mai detto che muoversi per questo
fottuto mondo sia facile, né gratuito. E tanto meno in tempi come
questi.
"Il codice dello scorpione" è ambientato nella Spagna della resa dei conti fra repubblicani e nazionalisti
Stenio Solinas Giornale - Mer, 20/09/2017
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