sabato 14 ottobre 2017
Alcol e nostalgia: la Russia di Énard
Risvolto
Se Bussola era il libro dell’amore “impossibile” tra Oriente e Occidente, L’alcol e la nostalgia
è il romanzo di un altro sofferto rapporto: quello tra Occidente e
Russia. È la storia di un interminabile viaggio in treno verso la
Siberia, intrapreso da Mathias per accompagnare alla sepoltura nel suo
villaggio natale il grande amico Vladimir. Un’amicizia difficile, nata
come rivalità per una donna, Jeanne, prima fidanzata di Mathias a Parigi
poi innamoratasi di Vladimir a Mosca.
Quando il giovane francese raggiunge la ragazza in Russia si crea un
appassionato e autodistruttivo triangolo amoroso, un percorso
sentimentale segnato dall’alcol, dal sesso, dalla poesia, dalla droga,
dalla follia.
Mathias racconta questo viaggio interminabile attraverso distese di
ghiaccio e di neve, betulle, tundra, spettri di deportati in Siberia e
di cosacchi dell’Armata a cavallo: “…da solo con i ricordi, l’alcol e la
nostalgia, è tutto quello che rimane, come diceva Čechov il medico
morto bevendo champagne, da solo con qualche frase, qualche verso,
qualche ricordo; forse Jeanne aveva ragione, finirò per perdermi in capo
al mondo, per scomparire nella notte siberiana e colare a picco nel
Pacifico, ancora diecimila verste... Ti ricordi Vlado, quando Jeanne ci
ha presentati ti chiamavo principe Andrej perché mi ricordavi Bolkonskij
con quella tua aria insieme nobile e fragile, sicuro di te anche se
vacillavi nella violenza e nella droga come un salice...”.
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