giovedì 19 ottobre 2017
American War di Omar El Akkad: la seconda Guerra civile americana
Omar El Akkad: American War, Rizzoli, pagg. 448, euro 22,
Risvolto
«Nella luce vermiglia del crepuscolo, i Chestnut entrarono in
quell’immensa favela fatta di tende che, fino alla notte del grande
massacro, sarebbe diventata la loro città.»Quando scoppia la guerra
civile, nel 2074, Sarat Chestnut ha solo sei anni, eppure sa già
perfettamente che il petrolio è fuorilegge, che metà della Louisiana,
dove vive, è sommersa dalle acque del mare e che i Corvi, minacciosi
droni che solcano il cielo, non sono lì per proteggere lei e i suoi
fratelli. Il giorno in cui la guerra arriva a lambire la loro casa, la
famiglia fugge nel cuore del territorio dei Rossi, i secessionisti, fino
a Camp Patience, un immenso accampamento per le decine di migliaia di
profughi del Sud.È qui che Sarat diventerà adolescente e poi donna,
abbandonando i giochi da maschiaccio e i sogni da bambina per scoprirsi
improvvisamente troppo adulta. È qui che incontrerà un misterioso uomo,
Gaines, che le aprirà gli occhi sulle ingiustizie che la sua gente
subisce per mano dei soldati Blu dell’Unione. Ed è sempre qui, dopo il
terribile massacro che spazzerà via le ultime speranze di una vita
normale, che Sarat imparerà il sapore della violenza e della
vendetta.American War è uno spaccato crudele e senza riserve
sull’incommensurabile rovina che la guerra porta nella vita di una
nazione, di una comunità, di una famiglia, di un singolo individuo.
L’esordio di Omar El Akkad, «intenso e terrificante» come lo ha definito
il Washington Post, ci mostra un futuro molto vicino, un paesaggio
immaginato eppure sempre più realistico, lo scatto vivido, inquietante,
di cosa potrebbe accadere se gli Stati Uniti usassero su se stessi le
loro devastanti politiche, contro gli americani le armi dei loro
eserciti.
La critica ha fatto paragoni con Cormac McCarthy e Philip Roth. Ma non è tutto... Gian Paolo Serino Giornale - Dom, 15/10/2017
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