Daniel Lord Smail: Storia profonda. Il cervello umano e l'origine della storia, Bollati Boringhieri, pagine 214, euro 24giovedì 23 novembre 2017
Daniel Lord Smail e la "Storia profonda": l'assalto delle neuroscienze alla storiografia
Daniel Lord Smail: Storia profonda. Il cervello umano e l'origine della storia, Bollati Boringhieri, pagine 214, euro 24
Risvolto
La logica dell'«inizio della storia» basata sull'invenzione della
scrittura e sulla nascita delle civiltà risente ancora oggi della
temporalizzazione del mondo proveniente dal quadro concettuale religioso
di matrice ebraico-cristiana. Nei manuali di scuola la storia inizia
tipicamente quando l'uomo diventa «cultura», se non apertamente quando
riconosce un dio. L'immenso lasso di tempo che precede quel momento
viene semplicemente ignorato, o al più ridotto a un breve paragrafo
iniziale. Generazioni di studenti si sono formati con questo schema
narrativo e lo hanno naturalmente introiettato. In questo modo però si
tralascia un'enorme quantità di dati che sono fondamentali per capire
come l'uomo abbia operato nel mondo e perché lo abbia fatto così e non
altrimenti. Decenni di studi sul cervello e lavori pionieristici come
quello di Jared Diamond ci permettono ora, finalmente, di studiare la
storia umana in una prospettiva diversa, più «profonda», tenendo conto
di tutti quei fattori che hanno modellato il nostro comportamento, e
permettendoci in tal modo di comprendere in un contesto molto più ampio
le ragioni di molti percorsi storici. Leggendo queste pagine si
troveranno molti esempi affascinanti di questo modo di procedere, come
ad esempio quelli relativi alla «neurostoria», una disciplina che
analizza sotto una luce completamente differente, incentrata sulle
caratteristiche del cervello umano, certe vicende del nostro passato e
del nostro presente. L'integrazione tra storia e biologia diventa,
allora, un nuovo paradigma investigativo. La continua coevoluzione di
natura e cultura nell'ultimo milione di anni è ciò che ci ha resi quel
che siamo. D'altra parte la biologia è una scienza storica da tempo,
sostiene Smail: è ora che anche la storia si apra all'apporto
concettuale dell'evoluzionismo e delle scienze biologiche.
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