Giulio Guidorizzi: I colori dell'anima. I Greci e le passioni, Raffaello Cortina, pagg. 238, euro 19sabato 2 dicembre 2017
I sentimenti morali nella Grecia antica: Guidorizzi e le passioni
Giulio Guidorizzi: I colori dell'anima. I Greci e le passioni, Raffaello Cortina, pagg. 238, euro 19
Risvolto
Le passioni
colorano emotivamente l’esistenza e vengono vissute come un’esperienza
travolgente. La Grecia antica ha riconosciuto la loro importanza e le ha
rese protagoniste dei poemi epici e delle tragedie. L’ira, l’amore,
l’odio, la paura, il desiderio sono tra le grandi passioni che dominano
Achille, Edipo, Medea e gli altri eroi cantati da Omero, dai tragici e
dai lirici greci. Sono moti della psiche ambivalenti, ma viverli – e a
maggior ragione osservarli in scena, provando pietà e terrore –
favorisce la conoscenza delle sfere più nascoste della mente. Concepite
come forze che si impossessano dell’anima, le passioni erano subite
dagli eroi del mito che le incarnavano. Furono però variamente
considerate: ora come effetto dell’intervento divino, ora come sintomo
di un conflitto interiore dell’individuo, ora come ostacolo al
predominio della ragione sull’irrazionalità. Giulio Guidorizzi passa in
rassegna alcuni dei più affascinanti miti greci per scoprire quale
significato quelle passioni possano avere tuttora o come ne sia mutata
l’interpretazione, a partire da alcune diventate emblematiche, come
quella di Edipo riletta dalla psicoanalisi.
Nella Grecia antica i filosofi volevano eliminarle ma Omero e le tragedie le hanno celebrate
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