Ecco il vero significato del
potere grillino: la lotta di classe della piccola borghesia per
scaricare interamente sul lavoro salariato il costo della crisi.
La "rivoluzione" grillo-leghista nasce dalla rivolta dei ceti medi nei
confronti di quella frazione dominante delle élites (le "caste"
stabilite della politica, dell'economia, dei giornali e della
cultura...) che nell'epoca della globalizzazione non riuscivano più a
tutelarli e cioè a far cadere loro le briciole dal tavolo.
Quella rivolta, incapace per definizione di darsi una direzione
politica, è stata sin dall'inizio sussunta dalla cordata delle élites
outsider, le quali però devono comunque pagare dazio.
La piccola e
media borghesia bottegaia - che evade sistematicamente vivendo, istruendosi (?) e curandosi a spese
del popolo lavoratore e che opera da massa di manovra per quella più grande e
per i Trust capitalistici (che ammira e ai quali è subordinata
all'interno di un unico blocco di interessi) - passa giustamente subito
all'incasso, prima che il vento cambi di nuovo [SGA].
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