Tuttavia, dopo quella fase la realtà è andata così a destra che Vattimo, rimanendo fermo sulle sue posizioni, si è ricollocato all'estrema sinistra (la polemica con Ferraris dopo la svolta nuovorealistica di quest'ultimo ne è attestazione, assieme al giudizio sugli esperimenti di socialismo bolivariano e alla difesa della Palestina).
Diametralmente opposta, ad esempio, la parabola del pensiero di Costanzo Preve, che aveva colto in tempo reale i rischi apologetici del decostruzionismo ma le cui tesi sono finite oggi all'estrema destra, anche a causa di molti suoi pessimi discepoli.
Quella di Vattimo è certamente una posizione diversa dal materialismo storico perché indebolisce il marxismo sul terreno dell'ermeneutica di ispirazione heideggeriana (questo spiega le affinità con Laclau). Tuttavia, sebbene muovendo da una prospettiva distinta, è un'operazione analoga a quella autonoma secolarizzazione e de-mitologizzazione del marxismo proposta da Domenico Losurdo. E si colloca saldamente sul terreno di un universalismo concreto che annienta ogni immediatezza, sia quella particolaristica sia quella che ha inficiato l’universalismo stesso da quando le classi subalterne sono state sconfitte.
Leggi anche qui sull'ultimo libro di Vattimo
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