mercoledì 13 marzo 2019

"Esistono ancora destra e sinistra?" Il video del dibattito su Preve e Losurdo a Torino

Mi confronto con Andrea Bulgarelli (CIVG) e altri allievi di Preve, tra cui Alessandro Monchietto.

Ringrazio per l'ospitalità e per l'alto livello della discussione. Speriamo serva almeno in parte a inquadrare la figura intellettuale di Costanzo Preve in maniera diversa da come viene presentato oggi, e cioè come profeta del sovranismo, e a riavvicinarlo alla sinistra e al marxismo.

Nel pensiero di Preve esistono almeno tre concetti che sono incompatibili con la destra e con le derive socialscioviniste di molti gruppi e gruppuscoli che a lui si richiamano:

a) il concetto di "libera individualità integrale", sviluppato in dialogo con André Tosel, con il riconoscimento del soggetto moderno e  della sua ricchezza di bisogni;
b) il concetto di "coscienza infelice della borghesia", ovvero l'aspirazione del particolare all'universale, laddove coloro che si richiamano a Preve per esaltare c on rimpianto i valori borghesi perduti negano qualunque tensione universalistica per rifugiarsi nel particolarismo reattivo più bieco;
c) il concetto di "plebe postmoderna" come conseguenza della dissoluzione delle identità storiche: di ciò che Preve denunciava come l'esito dell'incapacità della classe operaia di operare in maniera realmente intermodale, la plebe, appunto, i sovranisti odierni si fanno invece paradossalmente cantori difendendo il rancore piccoloborghese e il corporativismo operaio bianco [SGA].



Torino 9 marzo 2019. Il mio intervento dal minuto 20.25 circa. La replica conclusiva agli ultimi interventi è saltata dalla registrazione.

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