martedì 14 maggio 2019
"I dannati senza terra" di Leonardo Pegoraro, l'ultimo allievo di Domenico Losurdo
Tra tanti finti anticonformisti che mettono in discussione la comune
umanità, questo è un libro veramente scandaloso perché dice ciò che è
considerato indicibile.
Siamo abituati a sentire coniugare la
parola genocidio al singolare. In realtà lo sterminio nazista degli
ebrei è stato preceduto dai molteplici genocidi liberali compiuti nella
fondazione e nell'espansione delle colonie di insediamento in Nord America e Australasia.
Il primo libro che in Italia si occupa di queste tematiche, su fonti
inedite e originali, incrinando la narrazione storica imposta dalle idee
dominanti.
L'ultimo libro dei suoi allievi che Domenico Losurdo è riuscito a coordinare [SGA].
Il genocidio non è prerogativa dei soli Stati autoritari. Tenendo
costantemente in tensione analisi concettuale e indagine storiografica,
"I dannati senza terra" ricostruisce, nelle sue inquietanti
sfaccettature, la storia della catastrofe indigena perpetrata dalle
"democrazie" occidentali: dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia
alla Nuova Zelanda. Veri e propri genocidi, realizzati per mezzo di
politiche eliminazioniste di natura fisica, biologica e culturale: dal
massacro all'assimilazione coatta, passando per la sterilizzazione
eugenetica. Ne emerge un quadro al tempo stesso commosso, provocatorio e
rigoroso, che intende restituire dignità alle vittime dimenticate e
rispondere alla sfida lanciata dal revisionismo storico e al suo
tentativo di cancellare i crimini più efferati dell'Occidente.
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