mercoledì 1 maggio 2019

"La battaglia di Caracas". Sinistra rampina


In Venezuela il primo scemo che passa si proclama presidente, imbeccato da Bolton e Pompeo, e invita il popolo a ribellarsi al dittatore ma raduna al massimo 10 o 20 amici su un ponte.
Per lo più nella capitale del paese non se ne sono nemmeno accorti ma per la stampa italiana è scoppiata "La Battaglia di Caracas" o addirittura "La nuova rivoluzione" e ci sarebbero "scontri nelle piazze" e "un popolo che chiede aiuto"!

Nella falsificazione delle notizie si distingue un vero professionista del ramo, Federico Rampini.
Il quale - tradizionale icona del radicalismo chic e della sinistra-caviale - tenendo una onerosa famiglia è recentemente passato nel numero degli smerdatori della sinistra ma ha conservato la sua sperimentata e inossidabile fedeltà al Dipartimento di Stato.

 Secondo Rampini addirittura "Blindati socialisti si scagliano contro civili indifesi come a Budapest e Praga".

 Se lo meritano Rampini, i rozzobruni. E anche noi, del resto, ci meritiamo i rozzobruni [SGA].

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