venerdì 13 marzo 2020
La mamma del cretino è sempre incinta: arrivano i furbi "Comunisti per Marione"
Diversi compagni e ex compagni, i primi con le migliori intenzioni ma
anche con molta ignoranza e i secondi in piena malafede, stanno
rilanciando questa oscena vignetta.
E' la conferma dello stato
confusionale irrecuperabile della sinistra italiana e persino dei
sedicenti comunisti, ormai assolutamente incapaci di ragionare con la
propria testa e pronti a mettersi alla coda anche delle destre più becere, lasciandosi egemonizzare senza nemmeno accorgersene.
Questa vignetta, della quale sarebbe possibile fornire una accurata
analisi semiologica, è una trappola socialsciovinista per gonzi e fa il
paio con altre vignette non meno oscene dello stesso autore.
Come
in passato faceva finta di piangere per i lavoratori italiani
abbandonati dalla sinistra per mettere in realtà in contrapposizione
quei lavoratori con altri lavoratori, e cioè con i migranti, oppure con i
movimenti femministi, così adesso facendo finta di lodare la Cina e di
apprezzare l'amicizia tra Cina e Italia, l'autore - un rozzo sovranista
fiancheggiatore della Lega, dei 5 Stelle e di chissà quali altri
movimenti reazionari - intende unicamente diffamare l'Unione Europea,
lasciando intendere che sia la nostra carnefice.
L'idiozia
politica di questa tesi parla da sola. Basti semplicemente notare che è
in primo luogo proprio la Cina a desiderare una Unione Europea compatta e
solida. E che questo sarebbe semmai il momento di incalzare l'Europa ad
andare in quella direzione, trovando una unità effettiva e una propria
dimensione politica reale anche per meglio dialogare con la Cina, oltre
che per aiutare i propri stessi paesi.
Non è l'Unione Europea che
si rifiuta di aiutarci, il problema (tutti i paesi sono coinvolti
nell'epidemia): siamo noi che abbiamo smantellato la nostra sanità, e
abbiamo cominciato a farlo da soli e molto prima che ce lo chiedesse
l'Europa, per favorire le privatizzazioni e per colpa degli evasori
fiscali.
L'Europa, semmai, sarebbe in questo momento la
principale garanzia del nostro futuro e dovremmo perciò cogliere questa
occasione per accelerarne e rafforzarne la costruzione, in modo che un
domani possiamo essere pronti a dare una risposta continentale a questo
genere di crisi.
Gravissimo è che molti tra noi non se ne rendano
conto e che abbiano perduto qualunque autonomia di pensiero e qualunque
bussola concettuale.
Persino in un momento paradossalmente
favorevole sul piano ideologico, inoltre, con un paese Socialista che si
presenta come un punto di riferimento per il mondo intero, riusciamo a
dare corda alle destre, a farle lucrare, a consentire loro di cambiarci.
Chiunque abbia un minimo di conoscenza del marxismo e un vago ricordo
del nostro passato e della saggezza che un tempo aveva il nostro
movimento non può che provare profonda pena di fronte a tanto
autolesionismo [SGA].
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