Sono assai diffuse in questi giorni di emergenza le speranze in una vasta palingenesi della società e del vivere civile ma anche di una decisa correzione di rotta dell'agenda politica nazionale ed europea, con la fine del neoliberalismo e l'avvio di una nuova stagione di attenzione al lavoro e al welfare: d'ora in avanti, molti dicono, il rafforzamento della Sanità, della Scuola, del sistema pensionistico saranno al centro del dibattito pubblico.
martedì 17 marzo 2020
Verso un nuovo Welfare o verso il "liberi tutti" fiscale garantito dall'Europa matrigna e a spese del lavoro dipendente?
Sono assai diffuse in questi giorni di emergenza le speranze in una vasta palingenesi della società e del vivere civile ma anche di una decisa correzione di rotta dell'agenda politica nazionale ed europea, con la fine del neoliberalismo e l'avvio di una nuova stagione di attenzione al lavoro e al welfare: d'ora in avanti, molti dicono, il rafforzamento della Sanità, della Scuola, del sistema pensionistico saranno al centro del dibattito pubblico.
Al netto delle vergognose speculazioni finanziarie di questi giorni, con le quali parecchi hanno moltiplicato i loro patrimoni, la mia impressione invece è che più che una nuova epoca di fratellanza
universale e nuovo ciclo espansivo keynesiano si prepari un assai più
concreto assalto alla diligenza di proporzioni bibliche, con gigantesche
truffe per la ricostruzione e la pretesa - già avanzata da Salvini,
Meloni e tutto il cucuzzaro sovranista e socialsciovinista - della
totale cancellazione delle tasse per tutti coloro che si erano già
portati a avanti non pagandole mai in vita loro nemmeno per sbaglio.
Chi ha scassato lo Stato verrebbe così premiato due volte.
Chi ha ridotto il paese in queste condizioni, mettendo a repentaglio il
legame sociale e persino la vita dei propri concittadini, finirebbe
così per trarre profitto dalle proprie stesse malefatte, passando
persino per vittima indifesa abbandonata o vessata dallo Stato vampiro
quando in realtà il vampiro è lui che si fa pagare l'ospedale e le cure
mediche dai propri vicini di casa o peggio dai propri dipendenti.
Sempre e soltanto i lavoratori dipendenti finirebbero infatti per
pagare quella gigantesca manovra in deficit che agli altri fa già
brillare gli occhi nell'attesa di un Nuovo Miracolo Italiano.
Una
manovra, oltretutto, garantita da quella stessa Europa matrigna che
fino a ieri mattina era la causa di tutti i mali perché non ci
consentiva di stampare carta straccia ma che domani sarà per i furbi la
gallina dalle uova d'oro proprio perché non ci ha consentito di stampare
carta straccia [SGA].
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