lunedì 28 dicembre 2020

Tonnellate di retorica travolgono il paese. Sfuggire all'alternativa tra universalismo astratto liberaldemocratico e particolarismo reattivo liberalconservatore

La luce e il buio, la fiducia e la speranza, la disperazione e l'ottimismo, il dubbio e la conoscenza, Gianni & Pinocchio, Franco & Ciccio. Ernesto & Evaristo...

Detesto profondamente i populisti, i sovranisti, i reattivi di ogni orientamento. E cioè tutto il caravanserraglio pidocchioso dei furbi e dei poveri di spirito che hanno gonfiato la rivolta particolarista dei piccoli borghesi e dei declassati, con le loro bizzarrie e con i loro ridicoli valori putrefatti su cui già Nietzsche - che su questa marmaglia avrebbe pisciato volentieri - aveva sparso il sale un secolo e mezzo fa.

Tuttavia li capisco. Ossia percepisco benissimo quella minuscola briciola di ragione che c'è dalla loro parte.

Non si comprende nulla di questa rivolta, infatti, se non teniamo conto dei decenni di universalismo astratto e provocatorio, di pensiero binario, di retorica edulcorante che elude le contraddizioni reali e le loro cause che stanno alle nostre spalle [SGA].
















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