
La trasfigurazione del dominio statunitense - che costituisce il principale compito professionale quotidiano dei salariati addetti alla manipolazione dell'opinione pubblica - raggiunge in questo articolo vette poetiche, per quanto di una poeticità stereotipica.
La cosa sempre interessante in questi casi è però che non c'è bisogno di nessuna direttiva imposta dall'alto ai funzionari dell'ideologia: si tratta di sincera identificazione
e nei casi più estremi, come per il Di Feo e numerosi altri suoi colleghi, addirittura di amore vero.
Amore per il proprio ruolo servile. Amore per l'Occidente e tutto ciò che rappresenta. Amore per la guerra che assicura il comando sui barbari che minacciano la nostra civiltà.
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