Chi parla di un "popolo" indifferenziato, o del "99%", si candida a rappresentare la parte più forte di questo fantomatico "popolo" o di questo "99%".
Nel caso di Zhok - passato alle cronache come No Vax difensore televisivo dell'egoismo sovrano dei Liberi contro il bene comune - abbiamo a che fare con un liberalconservatore che vorrebbe limitare il capitalismo mediante l'etica e mediante quel romanticismo economico dei piccoli produttori, dei professionisti e dei padroncini che Lenin sbeffeggiava di gusto.
Destra e sinistra - per fortuna - sono categorie ancora valide.
La crisi della democrazia moderna è esattamente un gigantesco slittamento a destra del quadro politico in seguito a una sconfitta dei subalterni nella lotta di classe. Rinunciando alle categoria di destra e sinistra, pertanto, non si capisce dunque proprio l'essenziale dei processi storico-politici degli ultimi 40 anni e si nega di fatto che la lotta di classe stessa esista.
Chi professa queste posizioni è in realtà in primo luogo profondamente antimarxista.
Rinvio per una discussione compiuta alla terza parte del mio libro "Il virus dell'Occidente" e al mio saggio "Rifiuto della società globale o universalità concreta? Il dibattito su destra e sinistra tra Domenico Losurdo e Costanzo Preve", Democrazia e Diritto, 3/2019
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"... Anch’io sono stato accusato di rosso-brunismo. E non sono (quasi) stato difeso. E da allora il mio motto è quello dei western all’italiana: Dio perdona, io no".
(Costanzo Preve)
"... a) In una situazione storica concreta si intrecciano molteplici contraddizioni di carattere tra loro anche assai diverso; b) una classe sociale, un movimento politico può assumere un orientamento progressivo, emancipatore e di sinistra nell’ambito di una contraddizione e un orientamento diverso e persino contrapposto nell’ambito di un’altra contraddizione".
(Domenico Losurdo)
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