sabato 19 giugno 2010
Liberismo e keynesismo allo scontro finale
Ma l'esito della partita è già scontato [SGA].
Keynes alla prova della crisi
di Robert Skidelsky, Il Sole 24 Ore, 19 giugno 2010
Nel 1974 Edward Heath pose questa domanda: «Chi è che governa, il governo o i sindacati?». Cinque anni dopo gli elettori del Regno Unito pronunciarono la sentenza definitiva eleggendo Margaret Thatcher. La versione aggiornata di quella domanda suonerebbe così: «Chi è che governa, il governo o i mercati finanziari?». Una risposta chiara non è ancora stata data, ma questa potrebbe essere la domanda chiave dello scontro politico nei prossimi cinque anni...
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Attenti, l'euro scoppia sotto i colpi del rigore
di Emiliano Brancaccio e Riccardo Realfonzo, Il Sole 24 Ore, 16 giugno 2010
Il governo dichiara che i cosiddetti "sacrifici" si rendono necessari per risanare i conti pubblici, tranquillizzare i mercati e salvaguardare l'euro. Nel dibattito politico questa giustificazione viene data quasi per scontata. Ma sarà vera? Oltre 100 economisti - e noi tra questi - sostengono di no, e in una Lettera destinata al Parlamento e alle autorità di politica economica denunciano che le politiche restrittive approntate dai governi italiano ed europei rischiano di produrre effetti opposti a quelli dichiarati ...
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La lettera degli economisti
Keynes alla prova della crisi
di Robert Skidelsky, Il Sole 24 Ore, 19 giugno 2010
Nel 1974 Edward Heath pose questa domanda: «Chi è che governa, il governo o i sindacati?». Cinque anni dopo gli elettori del Regno Unito pronunciarono la sentenza definitiva eleggendo Margaret Thatcher. La versione aggiornata di quella domanda suonerebbe così: «Chi è che governa, il governo o i mercati finanziari?». Una risposta chiara non è ancora stata data, ma questa potrebbe essere la domanda chiave dello scontro politico nei prossimi cinque anni...
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Attenti, l'euro scoppia sotto i colpi del rigore
di Emiliano Brancaccio e Riccardo Realfonzo, Il Sole 24 Ore, 16 giugno 2010
Il governo dichiara che i cosiddetti "sacrifici" si rendono necessari per risanare i conti pubblici, tranquillizzare i mercati e salvaguardare l'euro. Nel dibattito politico questa giustificazione viene data quasi per scontata. Ma sarà vera? Oltre 100 economisti - e noi tra questi - sostengono di no, e in una Lettera destinata al Parlamento e alle autorità di politica economica denunciano che le politiche restrittive approntate dai governi italiano ed europei rischiano di produrre effetti opposti a quelli dichiarati ...
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La lettera degli economisti
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