venerdì 14 maggio 2010
Non è un paese per la povera gente
Indipendentemente dalle cause dirette della morte di Mariarca Terracciano, il suo gesto rappresenta un atto d'accusa verso l'intera classe dirigente di un paese che, senza ormai distinzioni di appartenenza politica, non conosce più la dignità umana e quella del lavoro. E' un atto d'accusa che non ammette repliche ma che richiede silenzio e rispetto.
Quello che è accaduto - e quello che accade quotidianamente alle centinaia di migliaia di sottopagati, sfruttati, licenziati, cassintegrati, precari e clandestini trattati come schiavi - non dovrebbe indurre a chiedere soltanto giustizia ma a cambiare questo Stato da cima a fondo. Purtroppo, nemmeno questo servirà da lezione. E assisteremo a nuove tragedie e a nuove oscenità, mentre l'egoismo dilaga e alla guerra delle elite contro i lavoratori risponderà solo la guerra tra poveri e tra le razze.
E' necessario imprimersi nella memoria il volto di questa donna, insieme alla sua kefiah che evoca un dolore comune ad altri popoli ancora più oppressi[SGA].
Si svenò per mancato stipendio da Asl muore infermiera dell'ospedale San Paolo
Aveva protestato per il salario non corrisposto, togliendosi 150 millilitri di sangue al giorno. E' morta ieri Mariarca Terracciano: aveva raccontato la sua storia a una tv privata
di ANTONIO TRICOMI, Repubblica on line, 14 maggio 2010
NAPOLI - Mariarca Terracciano, infermiera napoletana di 45 anni in forza all'ospedale San Paolo, è morta dopo tre giorni di coma. Si era tolta 150 millilitri al giorno per quattro giorni, per protesta contro il mancato pagamento degli stipendi nella Asl Napoli 1...
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