mercoledì 27 aprile 2011
Torna il libro di Bollati sul carattere nazionale
Con frequenti variazioni di tono e di angolazione, Giulio Bollati ricerca in questi scritti il "carattere degli Italiani", da lui inteso come l'immagine che la nazione (e per essa i suoi politici e scrittori) ha cercato di dare di sé nel processo di formazione dell'Unità e nel corso degli sviluppi successivi, fino ai giorni che viviamo.Le definizioni del carattere nazionale prese in esame si rivelano spesso soltanto metafore di ciò che si desidera sia stato il passato e di ciò che si progetta debba essere il futuro - sempre con validità immediata nel governo del presente. Ecco allora che le carte di identità via via rilasciate o imposte agli Italiani sollevano domande fondamentali: come si è cercato di formulare con accento italiano il rapporto tra tradizione e modernità? Su quale accordo o disaccordo si è basata la convivenza tra una cultura di antica ascendenza classico-letteraria e gli adeguamenti imposti dall'età industriale? chi ha preso le decisioni del caso?Seguendo le vicende di questa caccia al fantasma dell'"italianità", si incontrano in queste pagine (già edite nel "Nuovo Politecnico" nel 1983) ripetuti segnali intesi ad avvertire come dietro i falsi primati e le miserie evidenti agisca un modello trasformistico che rinvia all'infinito la collocazione dell'italiano reale nella maturità della sua storia.
NICOLA TRANFAGLIA, IL FATTO QUOTIDIANO del 26/4/2011 a pag. 18
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