domenica 20 novembre 2011
Una conferenza di François Jullien sul pensiero cinese a Milano
Dalla cultura cinese una chiave dei nostri tempi
il manifesto 2011.11.18 - 11
Oggi alla Triennale di Milano una conferenza di François Jullien
Dagli anni '80 François Jullien, sinologo e grecista, professore all'università di Parigi 7 e presidente del Collège International de Philosophie, ci propone un «uso filosofico» della Cina. Il confronto fra le premesse culturali dell'Occidente, greche ed ebraico-cristiane, e la saggezza cinese di matrice confuciana, ci permette di cogliere le rive in cui scorrono i nostri pensieri, quegli a priori che diamo per scontati e vorremmo universali, quando sono frutto delle pieghe che si sono formate all'origine della nostra civiltà. La Cina è passata accanto alle nozioni forti che sono servite da fondamenta alla nostra filosofia: non ha elaborato un logos, con le sue regole di ragionamento formalizzate da Aristotele, non ha pensato un Dio trascendente, né costruito un mondo ideale come quello platonico, che servisse da modello su cui plasmare la realtà - questo il tema di uno degli ultimi libri di Jullien, L'invenzione dell'ideale, edito da Medusa. La cultura cinese ha valorizzato molto meno della nostra l'azione in vista della trasformazione, l'intervento volontario del soggetto sul mondo. La sua strategia dell'efficacia non si affida a progetti ideali da tradurre in realtà: il Saggio si limita a conformarsi alla coerenza interna che regola il processo in corso, si lascia portare da essa per conseguire l'effetto. La sua abilità consiste nello scorgere il futuro nei suoi primi indizi: è allora che le «propensioni» si possono inclinare senza sforzo e senza mettersi in vista, ma operando in modo discreto. Le vere trasformazioni sono silenziose, e Le trasformazioni silenziose è appunto il titolo di un libro di Jullien, uscito da Cortina; i grandi eventi, cui attribuiamo uno statuto eccezionale e una portata epocale, obbediscono alla liturgia dei media, sempre pronti a giocare la carta del pathos e dell'emozione. Le crisi attuali, dai crolli delle società finanziarie negli Usa ai problemi di tanti stati europei, Italia in testa, sono l'esito di lenti mutamenti che a lungo ci sono rimasti nascosti. La tradizione cinese può suggerire alcune modalità di interpretazione del nostro tempo: di questo Jullien parlerà oggi (ore 19, Teatro dell'Arte, Triennale di Milano) in una lecture intitolata Imparare il presente. Riconoscere il cambiamento nel corso del forum promosso da Art for Business
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