venerdì 30 dicembre 2011
Scienza, democrazia e tonnellate di ideologia
Ottimo l'intervento di Luigi Cavallaro [SGA].
Gilberto Corbellini: Scienza, quindi democrazia, Einaudi, pp. 165, euro 10
Insieme all'economia di mercato e alla democrazia, la scienza ha dato vita a un sistema che produce benessere e libertà, riduce le disuguaglianze e diffonde la razionalità: i criteri cognitivi e morali del metodo scientifico hanno favorito la convivenza civile.
Questo libro avanza una tesi eretica: l'idea che l'invenzione della scienza moderna abbia fornito gli strumenti cognitivi e morali necessari per far funzionare l'economia di mercato e consentire la nascita della democrazia. Grazie a tali strumenti, la scienza stimola la capacità di pensare in modo controintuitivo, permettendo di spiegare ciò che accade. Essa, inoltre, consente di prendere decisioni morali, economiche e politiche che non sono «naturali» - date le predisposizioni comportamentali di cui ci ha dotato l'evoluzione - ma che, tuttavia, migliorano la società sotto tutti i punti di vista. La scienza ci fa godere i vantaggi materiali del vivere in condizioni che, dalla rivoluzione neolitica in poi, sono diventate via via piú innaturali.
Le tesi di questo libro sono quasi censurate in Italia, dove una cultura umanistica pervasiva, tradizionalista e antiscientifica è all'origine dell'incapacità del paese di elevarsi moralmente e stare al passo con le economie della conoscenza.
PAMPHLET - «Scienza, quindi democrazia», un libro di Gilberto Corbellini
Il nesso tra scienza e capitalismo facendo ricorso a un concetto ideologico come liberaldemocrazia
APERTURA - Luigi Cavallaro il manifesto 2011.12.28 - 11
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