Nel suo commento su l’Unità Giuseppe Vacca approva senz’altro le affermazioni di Napolitano, ma, direi, con alcune significative restrizioni e precisazioni...
mercoledì 11 gennaio 2012
Gramsci e il liberalismo. Una risposta di Bedeschi a Vacca
E nello specifico mi pare che Bedeschi abbia pienamente ragione. Non perché Gramsci non ci dia "gli strumenti concettuali per intendere Einaudi e il pensiero liberale", tutt'altro. Ma perché Gramsci - è questa l'operazione di Vacca e Bedeschi lo capisce bene - non può essere distorto sino a diventare il precursore dell'evoluzione in senso liberale della cosiddetta sinistra italiana [SGA].
Ma Gramsci non è un maestro di liberalismo
di Giuseppe Bedeschi Corriere della Sera 11.1.12
Su l’Unità del 4 gennaio Giuseppe Vacca formula osservazioni di grande interesse a proposito di una recente affermazione del presidente della Repubblica. In un’appassionata riflessione sull’Europa, pubblicata sulla rivista Reset, Napolitano ha scritto: «Per comprendere e affrontare le sfide di un’economia di mercato globalizzata, rimuovendo incrostazioni corporative e assistenzialistiche nel nostro Paese, la lezione di Luigi Einaudi può suggerire riflessioni molto stimolanti». Perciò Napolitano ha dato un giudizio severo sui «dogmatismi e schematismi» che, a seguito dell’incipiente guerra fredda, spensero nella sinistra la capacità di «distinguere le verità del "liberismo" einaudiano e più in generale dell’approccio ideale e politico liberale, nella varietà delle sue voci».
Nel suo commento su l’Unità Giuseppe Vacca approva senz’altro le affermazioni di Napolitano, ma, direi, con alcune significative restrizioni e precisazioni...
Nel suo commento su l’Unità Giuseppe Vacca approva senz’altro le affermazioni di Napolitano, ma, direi, con alcune significative restrizioni e precisazioni...
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