Umberto Bossi è il politico dei gesti: il dito medio, le corna, il pugno e l’avambraccio, la pernacchia, o la famosa canottiera sfoggiata su una spiaggia della Sardegna nel 1994, e più volte esibita in luoghi pubblici. Marco Belpoliti si chiede perché il capo leghista esibisca comportamenti tanto provocatori, rompendo una tradizione di stile misurato dei politici italiani della Prima Repubblica. Perché Bossi è un «vitellone », come Alberto, il personaggio del celeberrimo film di Fellini. Il leader leghista, futuro capo di partito e ministro della Repubblica, non ha neanche terminato gli studi né ha rivelato particolari attitudini, salvo poi diventare, nelle opinioni dei seguaci ed elettori, e persino uomini di cultura, un genio della politica. Com’è stata possibile una tale trasformazione?
Bossi, è la canottiera che fa il profeta
La fenomenologia del leader leghista nel nuovo saggio di Marco Belpoliti: gli indumenti sono politicaMASSIMILIANO PANARARI La Stampa 17/02/2012
QUEL VITELLONE DI BOSSI
MARCO BELPOLITI, L'ESPRESSO del 17/2/2012 a pag. 49
DAI VITELLONI A BOSSI LA STORIA IN CANOTTIERA
STEFANO BARTEZZAGHI, LA REPUBBLICA del 17/2/2012 a pag. 47
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