Massimo Recchioni: Il tenente Alvaro, la Volante Rossa. e i rifugiati politici italiani in Cecoslovacchia, DeriveApprodi
Il «tenente Alvaro» era il nome di battaglia di Giulio Paggio, il comandante della Volante Rossa, un raggruppamento di ex partigiani comunisti milanesi attivo nel dopoguerra. Con le sue azioni antifasciste e antipadronali ha incarnato i sentimenti di una «Resistenza tradita» perché incompiuta e non sfociata in una rivoluzione politica socialista. La Volante Rossa operò fino al gennaio del 1949 rendendosi responsabile anche di alcuni omicidi. Per la prima volta questo libro narra le vicende del suo mitico comandante che, evitato l’arresto, con l’aiuto del Pci riparò in Cecoslovacchia dove rimase per il resto della sua vita, nonostante la grazia concessagli nel 1978 dall’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il «tenente Alvaro» è stato un personaggio misterioso che ha vissuto per trent’anni sotto falso nome nella clandestinità. Ma è stato anche un personaggio molto scomodo, sia per la storia della Resistenza che per quella del Pci, la cui direzione ha sempre avuto con lui rapporti ambigui e contraddittori.
BERETTA ROBERTO, AVVENIRE del 2/2/2012 a pag. 27
Per narrare queste vicende l’autore si è avvalso di numerose testimonianze raccolte tra gli ex rifugiati politici italiani in Cecoslovacchia che allora arrivarono a contare 500 comunisti accusati e condannati per reati compiuti nel corso delle lotte e degli scontri sociali del dopoguerra. Ne emerge la storia finora sconosciuta di una comunità ritratta sia nelle sue sofferenze materiali che nella sua solidarietà ideale e affettiva nel contesto politico ed economico di una Cecoslovacchia impegnata nella costruzione di un socialismo poi rivelatosi fallimentare. Inoltre, vengono raccontate anche le esperienze di coloro che lavoravano a Radio Praga, nonché quella straordinaria di Oggi in Italia, emittente di controinformazione del Pci, costruita, animata e diretta da quei rifugiati, che da Praga trasmetteva in Italia. Una emittente clandestina, poiché l’allora legislazione italiana impediva l’utilizzo privato delle frequenze radio. A impreziosire l’opera vi è anche un apparato iconografico di oltre 30 fotografie inedite del tenente Alvaro e degli altri protagonisti delle vicende narrate.
Un libro di fondamentale importanza per la ricostruzione di un pezzo di storia del nostro paese sconosciuta perché occultata e rimossa.
La scheda del libro
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