giovedì 24 maggio 2012
Dal cuore del colonialismo europeo
Roger Casement: Rapporto sul Congo, Fuorilinea Edizioni
Scheda editoriale
1903. Roger Casement, un diplomatico irlandese
al servizio di sua maestà britannica, viene inviato in missione
nell'alto Congo. Le notizie sui massacri perpetrati dai belgi sono
insistenti. Alcuni commercianti europei hanno subito violenze. Il
console scopre una verità agghiacciante al termine di un "viaggio
all'inferno" durato tre mesi: da anni è in atto un genocidio, il primo
del XX secolo. Risale il Congo e raggiunge aree un tempo densamente
popolate ora quasi del tutto disabitate. Annota ciò che vede, conta i
sopravvissuti di tribù popolose, ascolta le testimonianze che descrivono
i massacri, le mutilazioni, la riduzione in schiavitù, la criminale
sottrazione di risorse in cambio di ridicole contropartite. Al suo
ritorno redige il Rapporto sul Congo presentato al parlamento britannico
nel 1904. È un documento di eccezionale valore morale scritto da un
uomo che è stato - come sottolinea il Premio Nobel Mario Vargas Llosa
autore del "El sueño del celta" basato sulla figura di Casement - "uno
dei primi europei ad aver avuto una chiara coscienza di cosa fosse
realmente il colonialismo". Un orribile sopruso, dirà poi Conrad il cui
Cuore di Tenebra fu ispirato anche dal Congo Report.
MATERIALI D'EPOCA
Amico di Joseph Conrad ha denunciato in questo accurato resoconto i massacri compiuti dagli occidentali in Africa Oggi presentazione del libro a Roma (Via Salaria 113, ore 17) durante la «Giornata mondiale per l'Africa»
APERTURA - Maria Antonietta Saracino il manifesto 2012.05.24 - 11 da dirittiglobali
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