domenica 27 maggio 2012
Fisica e controcultura
David Kaiser: Come gli hippie hanno salvato la fisica, Calstelvecchi, 2012, pp. 376
Scheda editoriale
La teoria dei quanti rappresenta, ancora oggi, uno dei più eccitanti
orizzonti della fisica. Eppure, in pochi conoscono il grande contributo
che a questa disciplina hanno dato gli eccessi del movimento New Age
degli anni Settanta. Molte delle idee che sono alla base della fisica
dei quanti ebbero origine dalla frenetica controcultura di quegli anni,
da un fecondo miscuglio di bong, viaggi con Lsd, misticismo orientale,
teorie del complotto ed entusiastiche fedi nell'Età dell'Acquario,
santoni piegatori di cucchiai e altri bizzarri personaggi. Del resto,
gli stessi padri della scienza moderna, Einstein, Bohr, Heisenberg e
Schrödinger, avevano intuito che l'unica possibilità per la fisica di
progredire era quella delle vie traverse, in cui era necessario
affrontare a testa bassa alcune grandi sfide filosofiche: il semplice
utilizzo delle equazioni a fini di calcolo non sarebbe mai bastato. Ad
applicare alla lettera questi suggerimenti furono i membri del
Fundamental Fysiks Group, che rifiutando l'imperativo dominante nel
mondo accademico "zitto e calcola" avviarono un processo di rinnovamento
che rivoluzionò per sempre il futuro della fisica. David Kaiser,
docente di fisica al Mit, svela i retroscena di quegli anni con ironia,
ricostruendo rigorosamente le vicissitudini di un gruppo di sognatori
che si sono ribellati alle convenzioni e hanno esplorato "il lato ignoto
e selvaggio della scienza", gettando le basi di una nuova e
"stupefacente" storia della fisica.
Lucia Orlando Europa 26 maggio 2012
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