martedì 29 maggio 2012
Una straordinaria conversazione inedita di Paolo Volponi sulla cultura italiana del dopoguerra
Cosa direbbe oggi Paolo Volponi, nel vedere come è stata ridotta Urbino da questo ceto politico incolto che ne amministra il tramonto e nel vedere che cosa è rimasto di quella Rifondazione che era stata il suo partito? [SGA].
Paolo Volponi: L'inedito di New York, Conversazioni con Luigi Fontanella, a cura di Luigi Fontanella e Giorgio Mobili, Aragno 2012
Scheda editoriale
In questa affascinante intervista concessa a Luigi Fontanella nel 1987
durante un soggiorno a New York, e che vede qui la luce per la prima
volta, Volponi ripercorre le proprie tappe esistenziali e artistiche,
sostenute dall’amore per la parola e dal costante impegno civile. Sotto
la guida discreta dell’intervistatore, lo scrittore urbinate ci regala
terse letture delle sue opere in versi e in prosa, abbandonandosi a
intriganti rievocazioni dell’intellighènzia italiana degli anni ’60 e ’70: le controversie attorno a Corporale, i rapporti tesi con il Gruppo ’63, gli interventi di Asor Rosa, Pasolini, Moravia.
Paolo Volponi (1924-1994), è stato, come
egli stesso amava definirsi, il primo «scrittore dell’industria», vale a
dire il primo acuto cronista della modernizzazione italiana. Delle sue
opere si ricordano: L’antica moneta (1955); Le porte dell’Appennino (1960), che gli valse il premio Viareggio, Foglia mortale, stampata in edizione ridotta nel 1974. L’opera narrativa invece iniziò nel 1962 con il Memoriale (incentrato sulla contrapposizione operai-imprenditori negli anni Sessanta), seguito da La macchina mondiale (1965), con cui vinse il premio Strega; Corporale (1974); La strada per Roma (1991) con cui vinse per la seconda volta il premio Strega.
Luigi Fontanella è ordinario di lingua e
letteratura italiana presso la State University di New York. Poeta,
critico e narratore, i suoi titoli più recenti sono Controfigura (2009), L’angelo della neve. Poesie di viaggio (2010), Soprappensieri di Giuseppe Berto (2010). Dirige la rivista internazionale «Gradiva».
Giorgio Mobili insegna lingua e letteratura alla California State University di Fresno. Poeta e saggista, è autore dello studio Irritable Bodies and Postmodern Subjects in Pynchon, Puig, Volponi (2008), e della raccolta poetica Penelope su Sunset Boulevard (2010).
di Luigi Mascheroni - il Giornale 29 maggio 2012
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