mercoledì 27 giugno 2012

La peggio gioventù che ha portato nella fogna il nome dell'Italia

Alfredo Roncuzzi: L’altra frontiera. Un requeté romagnolo nella Spagna in guerra, a cura di Pier Giorgio Bartoli, Edizioni del Girasole (pagg. 262, euro 20).


Risvolto
Romagnolo di San Pietro in Vincoli, Alfredo Roncuzzi partecipò volontario alla Guerra di Spagna arruolandosi nel Requeté, organizzazione paramilitare cattolica che combatteva al fianco di Franco. La parola Requeté ha il significato di soldato spagnolo Carlista e deriva da una battuta tra il Generale Zumalacárregui († 1835) e i suoi ufficiali: "Todo bien?" "Requetebien! (arcibenone)". Il Carlismo fu un movimento politico ultraconservatore che si prefiggeva un'alternativa al ramo Borbone sul trono di Spagna.
Quest'opera, pubblicata finora, per quanto non integralmente, solo in lingua spagnola a Madrid nel 1992 in un'edizione presente in Italia solo presso la Biblioteca Classense di Ravenna, la Biblioteca Oriani di Ravenna e la Biblioteca di Storia dell'Università di Trieste, appare oggi nella versione originale che la nipote dell'Autore, Laura Spadoni, ha messo a disposizione: nel dattiloscritto compaiono numerose correzioni e aggiunte manoscritte autografe.
Per scriverla, dopo cinquant'anni dalla sua "crociata" in Spagna, Roncuzzi si avvalse della memoria, dei suoi diari e della corrispondenza con gli amici Raimondo Manzini, direttore de "L'Avvenire d'Italia" di Bologna e Piero Bargellini, fondatore del mensile "Il Frontespizio" di Firenze.
Oltre alla visione molto personale degli avvenimenti spagnoli, notevoli sono i flash back dell'autore sulla sua adolescenza in Romagna.
La prosa è ricercata, molti i vocaboli dotti, arcaici, desueti ed anche inventati italianizzando voci spagnole, latine, toscane e romagnole. I lemmi e i dialoghi in spagnolo riportano, generalmente, la traduzione fatta dall'Autore; quelli non tradotti compaiono nel glossario a fine volume.



Un diario consente di rivivere le vicende dei Carlisti italiani, i monarchici cristiani che combattevano (per necessità) assieme al generale Franco 
di Rino Cammilleri il Giornale 27 giugno 2012

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