M. Luise Knott : HANNAH ARENDT. UN RITRATTO CONTROCORRENTE, Raffaello Cortina pp. 120, 15
domenica 1 luglio 2012
Un irrilevante contributo alla beatificazione ecumenica di Hannah Arendt
Non si capisce cosa ci sia di controcorrente in tutto ciò. E perché sia degno di traduzione e di recensione su TuttoLibri, se non per raccomandazione editoriale [SGA].
M. Luise Knott : HANNAH ARENDT. UN RITRATTO CONTROCORRENTE, Raffaello Cortina pp. 120, 15
M. Luise Knott : HANNAH ARENDT. UN RITRATTO CONTROCORRENTE, Raffaello Cortina pp. 120, 15
Risvolto
La recente letteratura su Hannah Arendt,
soprattutto in Germania, ha dischiuso nuovi spazi di ricerca, meno
accademici rispetto al passato e legati principalmente all'interesse per
le "irregolarità" presenti nel modo di pensare e di scrivere di questa
figura eminente della cultura contemporanea. Marie Luise Knott, in
particolare, fa parte di una cerchia di autori impegnati a ricostruire
l'intricato tessuto dei riferimenti letterari, poetici e filosofici che
formano il "sottotesto" degli scritti arendtiani. Nasce così questo
libro, costruito con leggerezza su capitoli dedicati a "Ridere",
"Tradurre", "Riapprendere il perdono", "Drammatizzare". Si delineano
percorsi affascinanti attraverso un'opera eclettica: i movimenti
sotterranei dei concetti, il trapassare di esperienze reali (amicizie,
letture, discussioni) nel pensiero e soprattutto il libero gioco con
l'inglese, la lingua dell'esilio americano, e il tedesco, la lingua
materna, con la filosofia e con la poesia. L'autrice utilizza in
prevalenza testi inediti in Italia, in particolare lettere e brani di
diario, mettendo in luce aspetti sorprendenti della personalità di
Arendt.
Arendt, il mondo in un posacenere
Un ritratto controcorrente della più influente filosofa della politica
di Marco Belpoliti
La Stampa TuttoLibri 30.6.12 da Segnalazioni
La foto è molto bella. Dovrebbe essere stata scattata a Parigi, o forse a
New York, all’inizio degli anni Quaranta del Novecento, durante
l’esilio. Hannah Arendt, oggi la più influente filosofa della politica, è
appoggiata al tavolo su cui c’è un posacenere. Ha la sigaretta in mano.
Guarda avanti. Sicuramente posa. Il punctum della foto è duplice: le
mani, la sinistra che regge e sostiene la destra, in cui è infilata la
sigaretta; l’ombra dietro di lei, sul muro. Ho il sospetto che sia una
fotografia scattata da Gisèle Freund, ma nei crediti del libro non c’è.
Sto descrivendo la copertina di un breve volume davvero bello e acuto:
Hannah Arendt. Un ritratto controcorrente di Marie Luise Knott edito da
Cortina Editore nella collana «Saggi». L’immagine partisce la faccia
superiore del libro occupandone oltre la metà, mentre il nome
dell’autore, in bianco su campo grigio, sottolineato da due filetti, è
posto in alto. Lo schema grafico della collana prevede questa
partizione, con il titolo all’interno dello spazio dell’immagine. Uno
stile semplice e pulito attuato dallo Studio CReE cui si deve il
progetto. Cambia solo, a seconda dell’argomento, il colore del fondo su
cui è scritto il nome dell’editore, in alto a sinistra, in verticale.
Il libro davvero originale, fondato su fonti inedite, analizza il lavoro
della Arendt seguendo tre percorsi: il riso; la sua scrittura in tre
lingue, e quindi il tema della traduzione; la drammatizzazione. Sono
sguardi obliqui, ma illuminanti, gettati sulla filosofa tedesca
naturalizzata americana, una donna a cavallo di due imperi del XX
secolo: l’hitlerismo e la democrazia di massa americana. Scritto in modo
scorrevole allaccia i tre temi alle vicende intellettuali e di vita
della Arendt. È un po’ come se l’autrice avesse dato forma a quell’ombra
sul muro, leggendo il profilo della filosofa attraverso il riverbero
che la sua persona getta sul muro.
Che ci siano ombre strane nell’opera della Arendt l’aveva capito anche
Jaspers, suo maestro, che aveva progettato di scrivere un libro su di
lei; negli appunti sottolinea come nei suoi testi gravi «l’ombra di un
cavallo senza briglie». È l’ombra di un pensiero libero, come mostra
Knott. L’immagine della copertina è quella di una giovane donna, dal
tratto leggermente maschile, per via dei capelli corti e anche della
postura con la sigaretta. Dove guardi non è chiaro. Guarda altrove,
proprio come il suo inconsueto pensiero.
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