giovedì 26 luglio 2012
Un'occasione perduta per riflettere sulla crisi del modello umanistico dell'Università europea
L'autore di ciò che è una mera antologia (dalla quale manca incredibilmente il discorso del Rettorato di Heidegger, così come mancano importanti brani dallo Husserl della Krisis) è professore ordinario. E risulta essere autore di importanti libri quali La Filosofia del Signore degli Anelli (a cura di), 2008 e La filosofia di Indiana Jones (a cura di), 2011 [SGA].
Claudio Bonvecchio: Il mito dell'università, Mimesis edizioni, pagg. 188, euro 16
Risvolto
L’università è un mito, la sua madre spirituale è la borghesia. Per
lunghi secoli i templi del sapere hanno avuto un ruolo di opposizione
alla cultura aristocratica. Ma se l’Università moderna aveva avuto lo
scopo di celebrare – nel culto di un sapere polivalente e cosmopolita –
il volano di una nuova “aristocrazia” dello spirito e della cultura,
questa spinta si è da tempo fermata per ridursi alla burocratizzazione
del sapere. Questo libro raccoglie grande voci del passato che hanno
incarnato il mito moderno dell’Università, per aprire una riflessione
sulla sua situazione attuale. Dopo le contestazioni e i sessantotto di
tutto il mondo, dopo le mille riforme annunciate e fallite, il declino
si è trasformato in débacle. Sino a fare – nell’epoca post-moderna o
post-borghese – dell’Università, nel migliore dei casi un “rande liceo”,
nel peggiore e più comune dei casi una modesta e populistica
alternativa al bar, all’Oratorio, a un’inesistente famiglia o, peggio
ancora, alla disoccupazione. Riascoltare le voci autorevoli del passato
rende più lucida la consapevolezza del presente.
M.Me De Staèl,
w. von Humboldt, G. W. F. Hegel, h. Heine, v. Cousin, a. Schopenhauer,
f. Nietzsche, c. Cantoni , s. f. De Dominicis, a. Labriola, m. Adler, u.
von Wilamowitz-Moellendorff, m. Weber, j. Ortega Y Gasset, th. Mann
Giovanni Sallusti
Visualizza Ingrandimento- il Giornale Gio, 26/07/2012
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