Il diavolo, altro che metafora!
venerdì 8 marzo 2013
Satana nella modernità. Il libro di Tullio Gregory
Risvolto
«Uno sciame di diavoli continuò a infestare città e campagne, a
impegnare giuristi e filosofi, medici e teologi, a suscitare guerre e
carestie, eretici e Anticristi»: Tullio Gregory racconta in queste
pagine l’ascesa, il successo e il declino di Satana dalle origini alle
soglie dei tempi moderni.
Nella cultura e nella spiritualità cristiana Satana è un personaggio
storico, presente in ogni momento della vita dei singoli e dei popoli.
Non è solo il tentatore che induce gli uomini al peccato con le sue
proteiformi manifestazioni. È propriamente ‘il signore di questo mondo’,
è colui che guida la storia nella lotta continua fra la Città di Dio e
la Città del Diavolo.
È Satana che promuove le persecuzioni dei primi secoli, le eresie
medioevali, suscita i grandi nemici della Chiesa, da Nerone a Maometto, a
Federico II. Satana con il suo esercito di demoni occupa uno spazio
amplissimo in tutti gli scrittori fin dai primi secoli. Spezzata l’unità
cristiana, è Satana – secondo le diverse prospettive – a ispirare
Lutero o il papa che si accuseranno reciprocamente di essere
l’Anticristo. Alle origini della modernità, sarà ancora Satana a
suscitare ideologie laiche, ateistiche e libertine e sarà impersonato da
Niccolò Machiavelli. Anche la filosofia moderna deve confrontarsi con
Satana: per Cartesio è il ‘genio maligno’, il diavolo, a rendere dubbia
l’esistenza stessa del mondo fisico. La presenza di Satana – con tutto
il mondo di streghe e indemoniati che l’accompagna alle origini della
civiltà moderna – andrà declinando lungo il Seicento: già alla metà del
secolo, Cyrano de Bergerac collocherà tutte le dottrine demonologiche
nella “Gazzetta degli sciocchi”.
CORRIERE DELLA SERA del 8/3/2013
STORIA DELLA TENTAZIONE LA VIA NERA DEL NEMICO DALL'ANTICHITA' AD OGGI (TORNO ARMANDO) a pag. 51
Il diavolo, altro che metafora!
Il diavolo, altro che metafora!
Giovanni Santambrogio Domenicale 14 aprile 2013
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