Risvolto
«La cultura, nel senso attribuito
per tradizione a questo vocabolo,
è sul punto di scomparire».
Da Mario Vargas Llosa la
radiografia durissima di una
cultura sacrificata in nome
della ricerca del piacere e
dell'intrattenimento.
Il ritratto di un tempo destinato
alla decadenza, «se non avremo
la forza di contrastarne i segni».
La banalizzazione dell'arte e della letteratura,
il successo del giornalismo
scandalistico e la frivolezza della politica
sono i sintomi di un male maggiore
che ha colpito la società contemporanea:
l'idea temeraria di convertire
in bene supremo la nostra naturale
propensione al divertimento. In passato,
la cultura era stata una specie di
coscienza che impediva di ignorare la
realtà. Ora, invece, agisce come meccanismo
di intrattenimento, persino
di distrazione. Inoltre, gli intellettuali
sono scomparsi e anche se alcuni di loro
firmano sporadici manifesti e prendono
posizione su eventi e persone, di
fatto non esiste più un vero e proprio
dibattito.
Mario Vargas Llosa riflette, in questo
libro, sulla metamorfosi che la cultura
ha subito in questi anni, nell'inquietante
remissività generale, e invita gli
scrittori «a coniugare la comunicazione
col rigore, l'originalità e l'impegno
creativo, per costruire nuove forme
d'arte» e poter salvare, così, la cultura.
Redazione - il Giornale Gio, 23/05/2013 -
Contro la cultura dei saltimbanchi
Redazione - il Giornale Gio, 23/05/2013 - 07:33
È appena uscito La civiltà dello spettacolo (Einaudi, pagg. 184, euro 17) di Mario Vargas Llosa, un durissimo pamphlet che cola a picco la cultura dei nostri giorni, sacrificata in nome del puro intrattenimento. Secondo Vargas Llosa, la «cultura dei saltimbanchi», figlia di una malintesa democratizzazione del sapere, produce danni incommensurabili. L'analisi del Premio Nobel per la letteratura sembra avvicinarsi a quella di altri grandi personaggi: Tom Wolfe, Jean Clair e Robert Hughes. Ecco dunque una pagina in cui trovare titoli e letture che aiutano a evitare il conformismo e la paccottiglia della cultura contemporanea.
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