lunedì 20 gennaio 2014
Architettura e storia
Carlo Olmo: Architettura e storia. Paradigmi della discontinuità, Donzelli
Risvolto
L’architettura rappresenta una delle più importanti testimonianze
della presenza dell’uomo sulla terra. In questo senso non solo è legata
alla storia: è essa stessa storia per eccellenza. Basterebbe ricordare
il tormentone che ogni anno si scatena quando si tratta di individuare
qualche architettura o qualche luogo da aggiungere al «patrimonio
dell’umanità». Eppure la sua interpretazione viene spesso lasciata alle
forme come alle ideologie che essa veicola. La stessa lingua con cui
questa storia così fondamentale si racconta appare presa in prestito:
dalla storia dell’arte come dalla sociologia, dal romanzo come dalla
giurisprudenza. Quella che si dichiara essere la testimonianza per
eccellenza non fa spesso i conti neanche con il significato della stessa
parola «testimonianza». Questo libro cerca di restituire al rapporto
tra architettura e storia la complessità che esso conserva, nonostante
tutti i tentativi di incasellarlo in tipi o categorie formali e sociali.
Lo fa indagando le relazioni che l’architettura costruisce e muta nel
tempo con la religione, la tecnica, il diritto, la rappresentazione
dell’autorità, i sentimenti quotidiani attraversati da mutamenti, a
volte drammatici a volte celebrativi. Lo fa scegliendo, per ogni
capitolo, una parola chiave o piuttosto un’architettura che aiutino a
capire come quelle parole, di cui noi spesso abusiamo, costruiscano
relazioni tutt’altro che rassicuranti tra le parole e le cose. Con una
scelta quasi scontata, per l’impostazione di un libro così: restituire
al lettore il punto di osservazione che chi scrive si è costruito,
perché sia più chiaro, e al tempo stesso più discutibile, il suo
esercizio di storico.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento