Teodoro
Klitsche de la Grange: Funzionarismo, Liberilibri
Risvolto
«Questo
scritto nasce da una curiosità: da tanti anni ero abituato a
considerare “funzionarismo” un termine poco usato, ma comunque degno di
far parte di un dizionario della lingua italiana [...] Tempo addietro mi
accorsi che il termine non risulta né nei dizionari che tengo in casa,
né in quelli consultabili sulla rete, ivi compresa la più nota
enciclopedia nazionale [...] mi sono chiesto per quale ragione la
parola, usata da noti personaggi, era stata “bandita” dai dizionari e
dalle enciclopedie.»
Da Salandra a Gramsci, da Sturzo a Fortunato, per non parlare dei
“costruttori” e pensatori dello Stato borghese, le critiche alla
burocrazia e alla sua “ideologia” non hanno carattere meramente
economico, ma, in primo luogo, politico e giuridico: l’organizzazione
burocratica fa parte dello Stato moderno ma è percepita in
contraddizione con i principî dello Stato democratico-liberale. Oggi
tale consapevolezza pare dimenticata; e spesso si propongono soluzioni e
idee che esaltano – e talvolta santificano – il ruolo della burocrazia.
Ma dietro certe potenti “derivazioni” c’è la realtà di un potere
burocratico il quale continua a crescere e resistere a cambiamenti
radicali.
|
|
Teodoro Klitsche de la Grange
(Roma 1948)
Giurista, avvocato, direttore del trimestrale di
cultura politica «Behemoth», collabora e ha collaborato a riviste di
politica e di diritto, tra cui: «Nuovi studi politici», «Il Consiglio di
Stato», «Il Foro amministrativo», «Giustizia civile», «Catholica»,
«Telos», «Empresas políticas», «Deus Mortalis», «Ciudad de los Césares». Tra le sue opere più recenti si segnala Dove va lo Stato? (2009); per Liberilibri ha già pubblicato Apologia della cattiveria (2003).
|
La vera casta onnipotente non è quella dei politici, ma quella dei funzionari. Che resistono a ogni stagione politica. Fin dai tempi della rivoluzione francese
Luca Negri - Ven, 03/01/2014
Nessun commento:
Posta un commento