mercoledì 23 aprile 2014
Un giallo politico maoista
Risvolto
Rompicapo degno dei maestri del genere, l’esordio di
Massimo Galluppi è un noir appassionante e sofisticato ambientato nel
mondo accademico, tra i giorni nostri e le lotte studentesche degli anni
Settanta, tra Italia, Francia e Cina.
"Un libro
molto avvincente, che unisce alla sua indubitabile forza narrativa anche
tanti altri, davvero insoliti motivi d’interesse" Francesco Durante, Il Corriere del Mezzogiorno
Quando
il 16 aprile 2012 il professor Bruno Canalis, sinologo di fama
internazionale, viene assassinato nel suo studio presso l’Istituto
Superiore di Studi Orientali di Napoli, il capo della Squadra Omicidi,
vicequestore aggiunto Raul Marcobi, dirige le sue indagini nelle
direzioni più classiche: ipotesi passionale, odi e rancori del mondo
accademico, conflitti politici (Canalis è esponente di spicco del PD
partenopeo), gioco d’azzardo. Pur iniziandosi a configurare un movente
passionale (a causa di una relazione del professore con una sua
studentessa), Marcobi presto si rende conto che per risolvere davvero il
caso occorre tornare indietro, agli anni di piombo, e al Cerchio Rosso,
gruppo maoista nato e attivo all’ISSO tra il ’74 e il ’76, di cui
Canalis era uno dei membri più importanti. Questa ricerca fa imbattere
Marcobi in un altro delitto irrisolto di quegli anni, attribuito a
giovani dell’estrema destra mai identificati.
Tra le memorie, gli
alibi e i possibili moventi dei personaggi più disparati (accademici,
uomini politici, giovani innamorati, compagni di lotta, eminenze grigie
dell’ultrasinistra degli anni Settanta), e i tormenti personali per un
passato a cui non sa rinunciare, Marcobi ingaggerà un corpo a corpo con
la ricerca ossessiva di verità sepolte dal tempo.
Le beghe accademiche del baronato universitario, l’ultrasinistra
studentesca degli anni Settanta, la Napoli bene di questi giorni sono lo
scenario di un giallo inestricabile. Solo la testarda determinazione di
un abile poliziotto riuscirà a risolvere l’enigma del Cerchio Rosso
«Marcobi, lei non si fermerà mai finché non avrà scoperto chi ha
ucciso Bruno Canalis. Continuerà a cercare. Lo farà perché lei ha una
visione mistica della verità»
Tutti hanno sottolineato la grandezza letteraria del premio Nobel. Ma c'è una voce fuori dal coro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento