mercoledì 23 aprile 2014
Una divulgazione della fisica quantistica contemporanea
Risvolto
La fisica quantistica è la più solida base delle nostre
conoscenze. Praticamente tutto ciò che sappiamo sul mondo passa per
questa disciplina, e sono tantissime le realizzazioni pratiche che
questa scienza ha reso possibili: dal laser ai transistor, dalla
risonanza magnetica al telefono cellulare che ognuno di noi ha in tasca.
Eppure, per la grande maggioranza delle persone si tratta di una
materia totalmente ignota, ritenuta troppo "difficile", "arida" nella
sua trattazione matematica, o "astrusa" nei suoi assunti di base. Nel
migliore dei casi, un gioco per menti eccentriche, terribilmente
complesso, al quale non conviene avvicinarsi, e che comunque nulla ha a
che fare con la poesia del mondo. E questo è un vero peccato, perché la
fisica quantistica è innanzi tutto "bella", almeno quanto la poesia; e
sebbene sia in effetti controintuitiva in maniera sconcertante (come la
poesia) e a suo modo complicata, per capirne i segreti non è affatto
necessario conoscere la matematica, almeno se a raccontarcela sono il
Premio Nobel Leon Lederman e il suo collega Christopher Hill. Il dono
della divulgazione di questi due autori, la loro verve stilistica e la
loro indubbia competenza, permettono infatti a chiunque legga "Fisica
quantistica per poeti" di capire finalmente a fondo fenomeni reali
(eppure in un certo modo fiabeschi), come l'esistenza di particelle che
"sanno" dove andare ancor prima di partire o che possono trovarsi in due
luoghi contemporaneamente.
Una breve storia delle teorie fisiche fondamentali scritta dal premio Nobel per la fisica Leon Ledermann e da Christopher Hill
Paolo Pecere 21 aprile 2014
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