mercoledì 22 ottobre 2014
A proposito di costruzione della paura di massa: la profezia della pandemia
Metafora dell'invasione dei barbari [SGA].
David Quammen: Spillover. L'evoluzione delle pandemie, Adelphi, traduzione di Luigi Civalleri, pagine 608, e 29
Risvolto
Ogni lettore reagirà in modo diverso alle scene che David Quammen
racconta seguendo da vicino i cacciatori di virus cui questo libro è
dedicato, quindi entrerà con uno spirito diverso nelle grotte della
Malesia sulle cui pareti vivono migliaia di pipistrelli, o nel folto
della foresta pluviale del Congo, alla ricerca di rarissimi, e
apparentemente inoffensivi, gorilla. Ma quando scoprirà che ciascuno di
quegli animali, come i maiali, le zanzare o gli scimpanzé che si
incontrano in altre pagine, può essere il vettore della prossima
pandemia – di Nipah, Ebola, SARS, o di virus dormienti e ancora solo in
parte conosciuti, che un piccolo spillover può trasmettere all'uomo –,
ogni lettore risponderà allo stesso modo: non riuscirà più a dormire, o
almeno non prima di avere letto il racconto di Quammen fino all'ultima
riga. E a quel punto, forse, deciderà di ricominciarlo daccapo, sperando
di capire se a provocare il prossimo Big One – la prossima grande epidemia – sarà davvero Ebola, o un’altra entità ancora innominata.
Oggi l’uso dei moderni antibiotici è largamente diffuso e i batteri ci fanno molto meno paura; dunque è altamente probabile che anche la prossima sarà causata da un virus
di David Quammen Corriere
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