domenica 1 marzo 2015
Nel Paese della libertà, della democrazia, del progresso
La destra Usa riscrive la storia: crociata a scuola sui manuali
Via i riferimenti poco patriottici dal genocidio degli indiani allo schiavismo Ma studenti e insegnanti si ribellano
di Federico Rampini Repubblica 24.2.15
NEW YORK QUEL corso di storia non verrà insegnato: è poco patriottico.
La destra americana sta mettendo fuori legge manuali scolastici che “non
sono abbastanza positivi”. Hanno il torto di evocare macchie nella
genesi degli Stati Uniti come il genocidio degli indiani, lo schiavismo,
i ritardi nella parità femminile. Al loro posto dovrà essere insegnata
la dottrina dell’“eccezionalismo”: quella che teorizza un’America
diversa da tutte le altre nazioni, implicitamente superiore sul piano
morale, o addirittura investita da una missione della provvidenza.
La battaglia sui testi scolastici infuria da anni, con i repubblicani
all’attacco soprattutto (ma non solo) negli Stati del Sud per epurare
libri di biologia favorevoli alla teoria dell’evoluzione, o testi per
liceali che danno informazioni sui metodi contraccettivi. Ma adesso il
centro dell’offensiva è la storia patria. L’assemblea legislativa
dell’Oklahoma ha vietato in quello Stato i corsi di “advanced placement”
(Ap) in storia. Sono corsi liceali di tipo avanzato, ai quali gli
studenti si iscrivono perché danno punteggi aggiuntivi per l’ammissione
nelle università. I politici conservatori che hanno messo all’indice
quei corsi spiegano il perché nel testo di legge approvato: “I manuali
utilizzati danno un’interpretazione negativa della conquista del West,
come se fosse stata fondata su una cultura razzista. Invece occorre
insegnare a scuola che l’America aveva una missione: diffondere la
democrazia e il progresso in tutto il continente”.
L’Oklahoma viene così ad aggiungersi a un elenco di Stati Usa che hanno
già varato o stanno per votare leggi analoghe. L’Arizona ha vietato
tutti i corsi di storia comparata Messico-Usa perché i manuali usati in
quelle lezioni «incoraggiano la solidarietà etnica », in uno Stato dove
la destra combatte le aperture di Barack Obama verso gli immigrati.
Georgia, Nebraska, North Carolina e Texas, hanno in corso delle
offensive per rendere obbligatorio nei corsi di storia liceali
“l’eccezionalismo”. Questa dottrina viene fatta risalire, nella sua
versione più autorevole, addirittura allo studioso francese Alexis de
Tocqueville, il primo che definì questa nazione “eccezionale” nel suo
celebre studio del 1840 su La democrazia in America . Più di recente
però, ispirati dal politologo Seymour Martin Lipset, i neoconservatori
si sono impadroniti di quel termine. Ne è venuta fuori una versione
“ultrà”, che attribuisce all’America un attaccamento unico ai valori
della libertà e della democrazia; spesso vi si aggiunge la dimensione
religiosa, l’America diventa la nazione eletta, come Israele nell’Antico
Testamento, in alcuni autori della destra fondamentalista cristiana. È
questo il Verbo che i repubblicani vorrebbero vedere insegnato nei testi
scolastici, invece di recriminare sulle ingiustizie razziali, sociali, o
sessuali.
Professori e studenti, però, hanno cominciato a rivoltarsi contro la
novella Inquisizione. A Jefferson County nel Colorado ci sono state
manifestazioni, proteste e scioperi dei liceali. Una professoressa di
storia in quella cittadina, Stephanie Rossi, ha dichiarato alla Cnn: «Mi
sono sentita insultata. Le autorità locali di fatto accusano noi
insegnanti di trasmettere agli allievi dei valori antiamericani,
antipatriottici». Anche in Oklahoma la reazione dei giovani si sta
organizzando. Uno studente di liceo, Moin Nadeem, ha lanciato una
petizione sul sito Change. org che in poco tempo ha raccolto 5mila
adesioni: per chiedere all’assemblea legislativa locale di tornare sui
suoi passi. «Come ogni liceale — scrive Nadeem sul sito — sto pensando
tutti i giorni al mio futuro. Il mio sogno è riuscire a entrare al
Massachusetts Institute of Technology e studiare nel campo
dell’intelligenza artificiale. Non avrei mai immaginato che lo Stato in
cui vivo, l’Oklahoma, mi avrebbe proibito quel sogno. La nuova legge
riduce le nostre opportunità ». Fare a meno dei corsi advanced placement
, o Ap, significa automaticamente rassegnarsi a punteggi inferiori e
quindi essere fuori gara nella selezione molto esclusiva delle grandi
università.
Un’esponente repubblicana che ha votato le nuove direttive sui programmi
liceali nel Colorado, Jill Fellman, si è difesa dicendo che «ai nostri
ragazzi bisogna insegnare che nella storia ci sono i buoni, i brutti e i
cattivi». Un’altra esponente della crociata patriottica, Jane Robbins
del think tank neoconservatore American Principles Project, denuncia
negli attuali manuali scolastici «un frastuono negativo sull’America, in
sintonia con l’obiettivo della sinistra che vuole rivedere la storia
nazionale con le lenti della razza, del sesso, delle differenze
etniche». I repubblicani accusano l’Amministrazione Obama di
incoraggiare un “revisionismo” che accentua gli aspetti negativi nella
storia d’America. Il presidente stesso è finito nel mirino. La settimana
scorsa il repubblicano Rudolph Giuliani ha rispolverato contro Obama
l’accusa di essere «antiamericano, uno che non ama la sua patria, e del
resto è cresciuto frequentando dei comunisti ».
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento