lunedì 25 maggio 2015

Gerardo Marotta racconta la sua vita e quella dell'Istituto italiano per gli studi filosofici

La seconda natura

Antonella Di Nocera presenta un film di Marcello Sannino  con Gerardo Marotta
ISBN 978-88-6542-412-4  Durata del film: 58 minuti  Pagine del libro: 68  Anno: 2015
Formato: 13,5 x 19 cm

«L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ha conquistato una dimensione che non trova termini di paragone nel mondo; organizza corsi dappertutto in Europa, pubblica opere in sei lingue antiche e moderne e contribuisce a fare di Napoli una vera capitale della cultura». [Dal rapporto UNESCO 1993 a cura di Raymond Klibansky e David Pears]. L’Istituto è un Collegio internazionale del XXI secolo “mondializzato”, provvidamente già nato. Gerardo Marotta sta nell’ombra, con una raffi natezza pari alla sua generosità, ma è lui la sorgente della luce che si diffonde ovunque la fi losofi a lo reclami; è lui l’intraprendente architetto che ha saputo ideare un’istituzione in grado di risvegliare a nuova vita la nostra tradizione culturale ormai irrigidita dalle regole di una società burocraticamente organizzata e finalizzata all’ideale del profitto economico; una “nuova” istituzione che è un modello per tutta l’Europa e per tutti quei paesi del mondo che si prefi ggono lo scopo di realizzare una cultura libera, all’insegna di una solidarietà che sia garanzia di pace. Marotta ci grida che c’è qualcosa di più importante del benessere, qualcosa di più grande del denaro. L’educazione: è questo il progetto per cui siamo al mondo. La nostra prima natura - vitalistica e animale - deve vestirsi di una seconda natura: quella dell’umanità. Dai discorsi di Jacques Derrida, Hans-Georg Gadamer e Tomaso Montanari pubblicati all’interno.
Il film racconta una vita appassionata, lo spirito impetuoso di Gerardo Marotta, un uomo che ha affrontato numerose lotte, il suo pensiero filosofico, storico, politico e la città in cui tutto questo avviene. Elemento essenziale della narrazione è l’arte oratoria di Marotta che, grazie a un innato senso dei ritmi attoriali, affi nato durante la sua esperienza di avvocato, fa di lui un autentico affabulatore. Un vero e proprio affresco politico in cui la necessità della giustizia sociale e il desiderio di dare vita ad uno Stato modello sono i punti di partenza dell’impegno civile del protagonista.

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