martedì 26 maggio 2015
Pornografia linguistica
Luca Mastrantonio: Pazzesco! Dizionario ragionato dell'italiano esagerato, Marsilio, pagg. 216, euro 17
Risvolto
L'italiano del nuovo millennio è una lingua
pazzesca, perché chi la parla spesso è incapace di intendere quel che
vuole dire. Trabocca di termini stranieri o falsamente familiari, usati a
sproposito o usciti di senno, che significano tutto e il loro
contrario, come l'aggettivo pazzesco: indica qualcosa di pazzo,
straordinario o anormale, ma è così diffuso da essere diventato
un'esclamazione universale che esprime indistintamente stupore,
meraviglia, ammirazione, terrore. La colpa? È di Fantozzi e di Grillo,
di un'aranciata amara e, ovviamente, nostra. Ma il dilagare di pazzesco è
solo il sintomo più evidente dell'impazzimento generale di una lingua
esasperata, esagerata ed esagitata, nei toni e nelle proporzioni, nel
lessico e nella sintassi, per la continua e incrociata sovraesposizione
mediatica alla ricerca di visibilità e condivisione, al bar come sui
social network. In questo libro Luca Mastrantonio denuncia, nella prima
parte, le mutazioni dell'italiano di oggi: il digitaliano, il new
inglesorum, la neo-lingua di regime, il sinistrese di destra,
l'antipolitichese, il politicamente ipercorretto, la porno-emotività,
l'apatia critica, il battutismo cinico... Segue un dizionario che mette a
nudo alcune parole pazzesche per demistificarne l'orrore e per favorire
la comunicazione tra tribù italiane distanti: padri e figli, nativi
digitali e tardivi analogici, chi usa emoticon, acronimi e faccine, e
chi invece traduce Facebook in Faccialibro e campa di apericena.
Eccole le espressioni più inutilmente abusate nella nostra società dei selfie
Luigi Mascheroni - il Giornale Mar, 26/05/2015
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